Discarica Terzigno: gli sversamenti continuano, Tar Campania respinge il ricorso
Il Tar della Campania ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Terzigno contro la decisione della Regione Campania di autorizzare ulteriori sversamenti nella discarica Sari. Domenica 11 marzo nuova mobilitazione a Boscoreale per la chiusura immediata della cava di Terzigno
09 March, 2012
Il Tar della Campania ha respinto il ricorso presentato dalle avvocatesse Maria Rosaria Esposito e Mariella Stanziano, per conto del comune di Terzigno, contro la decisione della Regione Campania di autorizzare ulteriori sversamenti nella discarica Sari. Secondo le quaranta pagine del ricorso sono continuati gli ampliamenti della discarica senza interpellare una Commissione Tecnica Istruttoria, come previsto per legge.
"E' stata persa una battaglia non la guerra contro lo sversatoio" ha dichiarato il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. "Non sono bastate al Tar le quaranta pagine in cui veniva dettagliato che alzando un panettone si stava andando contro le norme di tutela ambientale e si stava modificando la morfologia di un Comune. Quaranta pagine - ha continuato Borrelli - che hanno contraddetto i gestori della Sari, che a fronte di una capacità stimata pari 730.000 mc, ad ottobre dichiaravano, un ammontare pari ad un totale di 972.094 mc, tra inerti e rifiuti, mentre la Regione Campania, nello stesso periodo ne stimava 710.000 mc., e che quindi con l'innalzamento si sarebbero potuti sversare altri 35.000 mc di monnezza".
Intanto il Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana ed il Collettivo Area Vesuviana ha annunciato che tornerà in piazza contro la discarica Sari. La mobilitazione è fissata per domenica prossima alle ore 10 in piazza Pace a Boscoreale, dove si chiederà, ancora una volta la chiusura immediata della cava di Terzigno, situata all'interno del Parco Nazionale del Vesuvio. Per martedì 13 marzo è invece fissato un incontro tra l'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano, i sindaci dei Comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, Terzigno ed i responsabili della Sapna, l'azienda incaricata di gestire i conferimenti nella Sari. La Rete dei Comitati vesuviani invita i sindaci "a proporre senza alcun indugio la chiusura della discarica Sari nel Parco nazionale del Vesuvio, la gestione controllata del post-mortem e la messa in sicurezza della stessa. Contemporaneamente il trasferimento dei conferimenti degli stessi quattro comuni vesuviani presso lo Stir di Tufino - continua il Comitato - consentiranno di fare il punto sulle responsabilità dello stallo dell’applicazione dell’accordo di programma del luglio u.s. che se opportunamente avviato consentirebbe la completa definizione del ciclo dei rifiuti dell’intera area vesuviana".