Expocasa premia l'eco design: Mo.Vi, EVO e Raggiante i progetti vincitori
L'energia creativa e l'attenzione alla sostenibilità è ciò che ha guidato i designer Michele Barbiero, Patrizia Bezzi e Davide Manzoni, vincitori di toBEeco. Privilegiate le idee attente al completo ciclo di vita del prodotto. Le immagini dei progetti premiati
13 March, 2012
Nell'ambito di Expocasa 2012, sono stati premiati i vincitori della terza edizione di toBEeco, il programma di sostegno e promozione del design eco-compatibile, nato con l’obiettivo di far emergere e dare visibilità alla creatività in chiave “eco”. Ad aggiudicarsi i tre premi di 1.000, 750 e 500 euro offerti da Amiat sono stati i progetti Mo.Vi di Michele Barbiero, EVO di Patrizia Bezzi e Raggiante di Davide Manzoni.
I 26 progetti inediti in concorso, presentati da designer, architetti e creativi, si confrontavano quest'anno sul tema dell'En&rgia: energia intesa come creatività, inventiva e genialità messe in campo per ripensare oggetti di uso quotidiano,
ridando nuova vita a materiali e prodotti, riciclando con nuove funzioni elettrodomestici o complementi d'arredo, rendendo più efficiente ed ecologico il processo di produzione o l'utilizzo stesso degli oggetti. I prototipi in gara erano suddivisi in quattro aree tematiche: Interior Design (arredamento e accessori per la casa), Kids (giocattoli e prodotti dedicati ai più piccoli), Hi-Tech (tecnologia a basso consumo), Fashion (abiti, borse, gioielli e altri accessori di abbigliamento).
A giudicare i progetti è stata chiamata una giuria internazionale composta da designer e progettisti, giornalisti e docenti di industrial design che ha scelto i vincitori valutando l'interpretazione e la resa delle tre definizioni-guida di toBEeco. L'ECOnomia del progetto, ovvero l'energia impiegata nel costruire consapevole, è stata riconosciuta in Mo.Vi, proposta da Michele Barbiero di XYZ Factory, una sedia che può essere un piccolo scrittoio e poi anche un tavolino o addirittura una lampada-comodino: un alleato perfetto nella quotidiana ricerca di spazi e funzioni. L'ECOlogia di processo, cioè l'energia risparmiata durante la produzione è stata valorizzata da Patrizia Bezzi di Beatriz nella creazione di EVO, elemento d’arredo bifacciale composto da una struttura portante in legno di pioppo realizzata a incastro e da collegamenti trasversali in funi di canapa opportunamente tese. Tra le funi sono inseriti vani portaoggetti di diversa capienza. Il riconoscimento per l'ECOmulti-funzionalità di prodotto, ossia l'energia creativa di un oggetto innovativo sia nella forma che nell'utilizzo è stato assegnato a Davide Manzoni di ReedeMade per Raggiante. Un elemento d’arredo assemblato con oggetti comuni: una lampadina e i raggi di una ruota di bicicletta che, grazie alla capacità di contenere liquidi può essere multifunzionale, diventando lampada a olio, vaporizzatore d’essenze, vaso da fiori, posacenere.
Sono state dunque privilegiate quelle idee la cui forza innovativa risiede non solo nella forma, ma anche nella funzionalità e nell'attenzione per il ciclo di vita del prodotto: un oggetto o un servizio utilizzabile in più modi e studiato per risparmiare materiale, energia e packaging superfluo dimostra infatti di rispettare l'ambiente prima, durante e dopo il suo mero utilizzo e consumo.