Chiuso l'impianto Cidiu di Druento. Addio alle puzze?
L'amministratore delegato di Amiat Magnabosco ha annunciato la chiusura dell'impianto di compostaggio di Druento, principale imputato delle puzze nella zona Ovest di Torino. La decisione è stata presa per permettere una radicale ristrutturazione dell'impianto
15 March, 2012
L'impianto di compostaggio di Druento (To), principale imputato delle puzze percepite nella zona Ovest di Torino, ha chiuso i battenti. A darne notizia è stato l’amministratore delegato di Amiat, Maurizio Magnabosco, durante l'odierna commissione Ambiente del Comune di Torino dedicata alla filiera della raccolta differenziata, alle quantità, ai costi e alle destinazioni dei rifiuti.
Già da più di un anno la città non conferiva materiale organico al Punto Ambiente di Druento, ma da oggi l'impianto ha chiuso i battenti e non riceverà quindi materiale organico neppure dai vari comuni della cintura nord-ovest di Torino. La decisione è stata presa per permettere una radicale ristrutturazione dell'impianto ed una riapertura nei prossimi mesi senza più odori.
Attualmente la parte organica dei rifiuti prodotti in città (44 mila tonnellate dalle abitazioni e 5 mila dai mercati rionali) viene trasferita a Pinerolo e ad Alessandria per la produzione di compost ed energia. Costo per il conferimento 70 euro a tonnellata per l’impianto di Pinerolo, 90 per quello di Alessandria. L'ad di Amiat Magnabosco ha inoltre informato i consiglieri che l’impianto di Borgaro, oggi utilizzato solo per il transito dell’organico proveniente da Torino Nord verso Pinerolo e Alessandria, potrebbe in futuro gestire l’organico “digestato” dall’impianto di Pinerolo e, mescolato con cippato e sfalci, produrre compost per agricoltura e vivai.