Uova di Pasqua: la chiamano "carta" ma non è. Sulle tracce dell'involucro riciclabile
Nella maggior parte dei casi l'involucro che ricopre le uova di Pasqua è costituito da un poliaccoppiato che, salvo riusi artistici, finisce nell'indifferenziato perché non riciclabile. Tuttavia non mancano sul mercato gli esempi in controtendenza
02 April, 2012
La conosciamo come "carta" ma in realtà ha poco a che fare con la cellulosa. La vediamo scintillante e potremmo pensare che sia alluminio, ma non è così. In parte è plastica ma non del tutto. Ma cos'è quest'oggetto dalla composizione così complessa?
E' l'involucro che ricopre le uova di Pasqua, un imballaggio che nel caso vogliate disfarvene (dopo magari averlo riusato in modo creativo) non va buttato nella raccolta differenziata. Infatti, se inserissimmo l'involucro che ricopre le uova di cioccolato tra le domande del test "questo dove lo butto?", la risposte sarebbe "indifferenziato": si tratta di un poliaccoppiato con uno strato plastico di polipropilene che non può essere riciclato.
Negli anni scorsi avevamo già fatto un calcolo che, per quanto approssimativo, potesse dare una dimensione alla mole di fogli da imballaggio non riciclabili per le uova pasquali conferiti in Italia. Secondo la rilevazione di Confartigianato (anno 2008) nei giorni che precedono la Pasqua erano stati venduti circa 48.000 quintali di uova di cioccolato, considerando una media di 500g per uovo si arriva a 9 milioni e 600mila uova di pasqua vendute. Il poliaccoppiato che avvolge il dolciume pesa 30 grammi al metroquadro. Stimando per difetto in un metroquadro la carta necessaria per imballare un uovo da 500g, ne risultano 288.000 kg di poliaccoppiato non riciclabile (e quindi destinato all'incenerimento) prodotto ed immesso sul mercato.
Tuttavia non mancano gli esempi in controtendenza. Vi proponiamo di seguito - a carattere non esaustivo - due esempi di uova dalla copertura riciclabile: il primo arriva dalla Nestlè che in Inghilterra per la Pasqua 2012 si è impegnata ad eliminare dalle sue uova di cioccolato ogni tipo di packaging non riciclabile, rimpiazzandolo con un confezionamento in cartoncino riciclabile al 100%. Il secondo esempio - questo presente sul mercato italiano - è il "nUovo mondo" di Altromercato: si tratta di un uovo è avvolto in un velo di carta seta prodotta a mano dalle artigiane di Mcc (Mennonite Central Committee) in Bangladesh, a partire dagli scarti di produzione delle fibre di seta.