Roma, rifiuti. Il Coordinamento rifiuti zero scrive al commissario europeo all'Ambiente Potocnik
Nella lettera, si sollecita un intervento delle autorità europee competenti per monitorare la situazione rifiuti nella regione Lazio: «Incomprensibile che l’Europa possa limitarsi a mere sanzioni pecuniarie quando si mette a repentaglio la salute e la vita di milioni di cittadini»
12 April, 2012
Il Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio ha inviato alla Comunità Europea una lettera nella quale si sollecita un intervento delle autorità competenti per monitorare la situazione rifiuti nella regione Lazio.
Nel frattempo non si ferma la protesta di uno dei membri del Coordinamento, Paolo Simonini, che è in sciopero della fame da otto giorni, «azione estrema di fronte alla negazione da parte del Ministro Clini e delle istituzioni, di un incontro che a nostro avviso sarebbe stato dovuto a cittadini che hanno chiesto, inizialmente per vie canoniche, semplicemente di essere ascoltati». E prosegue anche un’altra protesta, quella sulla croce: «Tanti sono i cittadini che in questi lunghi
otto giorni, sono saliti sulla croce itinerante, fermi nel richiedere al governo una strategia di gestione dei rifiuti che porti a "rifiuti zero". Questi cittadini non faranno un passo indietro nel contrapporsi alla realizzazione di nuovi impianti di incenerimento e discariche e non baratteranno la loro salute e i loro territori con imposizioni legate ad interessi di lobbies politico-industriali».
Pubblichiamo il testo della missiva inviata al Commissario europeo all'Ambiente Janez Potocnik
OGGETTO: Problema dei rifiuti a Roma e nel Lazio
Egregio Sig. Ministro,
Le scriviamo a nome del "Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio" che rappresenta migliaia di persone a Roma e nel Lazio.
Ci rivolgiamo a Lei per chiederLe un Suo intervento diretto al fine di far rispettare la direttiva Europea sui rifiuti approvata nel 2008.
La direttiva, recepita dall’Italia nel 2010, indica chiaramente la gerarchia di azioni da seguire nella gestione dei rifiuti per «ridurre al minimo le conseguenze negative della produzione e della gestione dei rifiuti per la salute umana e l’ambiente», mettendo al primo posto prevenzione, riutilizzo e riciclo e relegando all’ultimo lo smaltimento in discarica.
Ad oggi non sono in atto, né tantomeno sono previste, strategie per il raggiungimento di questo obiettivo.
Nonostante questo, la maggior parte dei cittadini richiedono fermamente una
soluzione, consapevoli che solo una corretta gestione dei rifiuti possa
contrastare il sistema basato su discariche ed inceneritori.
Le alleghiamo documentazione fotografica che mostra le iniziative da noi intraprese al fine di ottener un incontro col nostro Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Prof. Corrado Clini.
Tali misure sono state rese necessarie dal continuativo rifiuto del Ministro Clini di incontrare una nostra delegazione.
Le foto mostrano un membro della nostro Coordinamento che da giorni sta facendo lo sciopero della fame.
Dal nostro punto di vista è incomprensibile che l’Europa, proattiva nell'intervenire in caso di problemi di natura economica degli Stati Membri, possa limitarsi a mere sanzioni pecuniarie quando si mette a repentaglio la salute e la vita di milioni di cittadini.
Le chiediamo, pertanto, di porsi come Garante e Vigile nei confronti dell’operato del Governo Italiano nell’ambito della gestione dei rifiuti.
RingraziandoLa per l’attenzione e sperando in un Suo intervento Le porgiamo cordiali saluti.