Rifiuti, Legambiente: «Subito tavolo allargato su gestione. Siting discarica da rifare»
Per l'associazione, «sembra attualmente inevitabile una nuova assurda proroga per Malagrotta». Parlati: «Il siting va rifatto, normalmente è un soggetto terzo tecnico che individua le aree. Con questa procedura, i vari Monti dell'Ortaccio, Corcolle, Riano, Fiumicino sarebbero stati esclusi»
12 April, 2012
Legambiente chiede che venga conclusa con un tavolo allargato alle associazioni e ai comitati la discussione sulla gestione dei rifiuti a Roma, adeguando gli obiettivi della differenziata al 65% previsto per legge e già praticato con successo in 1.290 comuni ricicloni italiani.
«Sembra attualmente inevitabile una nuova assurda proroga per la
discarica di Malagrotta», sottolinea Legambiente Lazio. Il presidente Lorenzo Parlati, critica fortemente le modalità di scelta del nuovo sito: «Se Malagrotta dovrà rimanere ancora aperta, è responsabilità soprattutto
del lavoro fatto male per identificare i siti, viziato sin dall'inizio, prodotto in sostanza a partire da aree segnalate da vari progetti di imprese. Il siting va rifatto, normalmente è un soggetto terzo tecnico che incrocia su mappa le aree nel Comune rispetto a vincoli (di tutte le nature, idrogeologici e ambientali, archeologici, paesistici, ecc), criteri escludenti e criteri preferenziali, arrivando a un primo elenco,
sulla base del quale si effettuano i sopralluoghi e si verifica con le istituzioni locali e le parti sociali la reale praticabilità delle cose. Se fin dall'inizio fosse stata messa in atto questa normale modalità i vari Monti dell'Ortaccio, Corcolle, Riano, Fiumicino sarebbero stati esclusi, evitando il disastro al quale abbiamo assistito».