Imballaggi, Adiconsum: entro l'estate documento unitario per una legislazione più stringente
Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum, all'agenzia AdnKronos: "Proporremo entro l'estate un documento unitario da presentare al legislatore, sia nazionale che Europeo, per ottenere normative più stringenti sul packaging, sviluppando una 'convenienza' per i produttori a realizzare imballaggi ridotti"
16 April, 2012
Un mare di plastica per imballare anche gli oggetti più piccoli, materiale che viene gettato via immediatamente dopo l'acquisto del prodotto ma destinato a rimanere nell'ambiente troppo a lungo. E a pesare sulle tasche dei consumatori. Contro l'utilizzo eccessivo di materiali plastici, in particolare quelli utilizzati per il packaging, scende in campo anche l'Adiconsum che chiede di intervenire al più presto con una legislazione più 'stringente'.
Per questo "proporremo entro l'estate un documento unitario da presentare al legislatore, sia nazionale che Europeo, per ottenere normative più stringenti sul packaging, sviluppando una 'convenienza' per i produttori a realizzare imballaggi ridotti", dichiara all'Adnkronos Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum, spiegando che per "unitario" si intende un documento realizzato con il concorso di "associazioni dei consumatori e ambientaliste, Gdo e i comuni che vorranno aderire, che poi sono quelli che smaltiscono i rifiuti solidi urbani con tutti i conseguenti costi per la collettivita'".
L'associazione dei consumatori è tra i soggetti promotori della settimana nazionale Porta la Sporta, alla quale aderisce principalmente per due motivi. Il primo è di ordine ecologico, "perché l'iperproduzione di plastica rappresenta un problema gravissimo che sta assumendo proporzioni inaccettabili, ha finito per invadere i nostri mari e la lasceremo in eredità non solo ai nostri figli, ma alle generazioni a venire", dice Graziano.
Il secondo motivo è strettamente legato all'attività dell'associazione: "gli imballaggi, anche quelli di cartone, rappresentano costi ulteriori a carico dei consumatori e spesso camuffano i prodotti con involucri accattivanti ai quali non corrisponde una reale qualità del prodotto". Costi che finiscono per caricarsi sul prezzo finale dei prodotti e, quindi sui consumatori, tanto che "se gli imballaggi venissero ridotti all'essenziale, i consumatori potrebbero risparmiare fino al 30-40%".
Plastica e cartone utilizzati per gli imballaggi sono sempre più veicoli pubblicitari "e sempre meno utili ai fini della conservazione", aggiunge il segretario generale Adiconsum. Un "inganno" nei confronti del consumatore contro il quale "la Gdo, i produttori, le associazioni dei consumatori e ambientaliste, i comuni e le province virtuosi devono stringere un'alleanza, di cui la campagna di porta la Sporta rappresenta un primo esempio". Anche Adiconsum, poi, sposa l'idea della sporta riutilizzabile perché i sacchetti biodegradabili che hanno sostituito gli shopper in plastica, in quanto usa e getta, non risolvono il problema, "ma non sono stati eliminati perché strumenti pubblicitari", motivo per cui "il cliente non dovrebbe pagarli, visto che portandoseli in giro fa pubblicità a un'azienda".
Per sensibilizzare i consumatori sull'argomento, Adiconsum porterà avanti iniziative di formazione e informazione che vanno dalla presenza nelle piazze e su internet (tra sito e social network) alla realizzazione di locandine e manifesti fino alla "bacheca sindacale" all'interno della Gdo.
Fonte: Adnkronos