AcquAzione II: le 32 scuole piemontesi raccontano
Dalle antipubblicità delle acque imbottigliate firmate dal Primo Liceo Artistico di Torino, all’indagine condotta dai ragazzi del Quintino Sella di Biella sui chilometri percorsi in giro per lo stivale dalle bottiglie d’acqua, sommato al problema del loro riciclaggio
30 March, 2009
Dalle antipubblicità delle acque imbottigliate firmate dal Primo Liceo Artistico di Torino (Acque Chete: ricco il mercato, poveri noi!, Pochissima, lentissima, carissima, per citare due degli slogan), all’indagine condotta dai ragazzi del Quintino Sella di Biella sui chilometri percorsi in giro per lo stivale dalle bottiglie d’acqua, sommato al problema del loro riciclaggio. Dalla comparazione tra diversi tipi di acque fatta a colpi di analisi chimico-fisiche dai giovani torinesi dell’istituto Santorre di Santarosa, al tema del risparmio idrico domestico affrontato nel video dell’Itis Maxwell di Nichelino. E poi lo smontaggio semantico delle pubblicità sulle acque in bottiglia eseguito dai ragazzi dell’istituto torinese Steiner, l’indice di gradimento per l’introduzione delle Fontanelle T.V.B. nelle scuole registrato a Torino dal liceo Gioberti, i disegni dei compagni dell’Istituto magistrale Regina Margherita e del liceo Marie Curie di Collegno, fino ad arrivare ai consigli su come ridurre i consumi idrici, indagati dagli studenti vercellesi dell’Itis Cavour e dai colleghi dell’Istituto alberghiero Ravizza di Novara (il metodo migliore per cuocere il riso risparmiando acqua? Elementare, facciamolo al forno!).
Le scuole piemontesi della rete T.V.B. Ti voglio bere si son date appuntamento mercoledì 25 marzo durante il convegno AcquAzione II edizione, per offrire ai loro compagni, professori e amministratori pubblici un sorprendente e competente sguardo sull’acqua, raccontando attraverso slide, video, numeri, immagini e parole (emozionate) tutto quello che hanno imparato sul tema. Ognuno utilizzando prospettive e percorsi diversi, che partono - o arrivano, a seconda dei casi - al progetto T.V.B. Ti voglio bere.
Ideato dal Centro Studi Ambientali di Torino, T.V.B. Ti voglio bere promuove la valorizzazione dell’acqua del rubinetto da bere e la riduzione dei rifiuti alla fonte in una rete di scuole superiori che nell’anno scolastico 2008/09 conta 32 istituti in tutto il Piemonte, con circa 25mila tra studenti e insegnanti, grazie al sostegno dei partner: l’Assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte, l’Assessorato alle Risorse Idriche della Provincia di Torino, l’ATO 3, la SMAT, alcune Circoscrizioni della Città di Torino e il Comune di Collegno, gli Assessorati all’Ambiente della Provincia di Biella, Vercelli, l’ATO 2 e l’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Novara.
Soddisfatti i promotori: “Abbiamo già ottenuto ottimi risultati nella fase relativa al risparmio idrico, dove, grazie agli interventi tecnici ed educativi svolti negli istituti, si è registrato un trend positivo che ha visto nei primi due anni e mezzo di attività un risparmio medio per utente di circa 1.900 litri, per un totale di circa 65 mila metri cubi di acqua risparmiati e su quest’onda l’obiettivo entro il prossimo anno scolastico è quello di raggiungere i centomila mc di risparmio”. “Devo essere sincero – commenta l’Assessore alle Risorse Idriche della Provincia di Torino, Dorino Piras – 3 anni fa non avrei mai creduto che avremmo raggiunto questi risultati, e oggi posso dire che T.V.B. è uno dei progetti a cui sono più affezionato”.
E non ci si ferma certo qui, promettono i promotori: “I risultati sul risparmio idrico ci rendono ottimisti anche per la seconda fase del progetto, che prevede l’installazione nelle scuole delle Fontanelle T.V.B. con la distribuzione delle borracce griffate, valorizzando l’acqua della rete e dando un notevole contributo alla riduzione dei rifiuti all’origine. Dai dati ricevuti dai primi 6 istituti in cui le Fontanelle sono state installate due mesi fa, i ragazzi hanno evitato di produrre oltre 5.000 bottiglie d'acqua, che proiettati sulle 32 scuole permetteranno di arrivare a 235.000 bottiglie risparmiate in un anno, cioè circa 6 tonnellate di plastica non prodotta e oltre 400 tonnellate di CO2 non emessa”. E i mesi caldi devono ancora arrivare.
“Dalle nostre case escono 2 milioni e 300mila tonnellate di rifiuti: la priorità è ridurre - dice l’Assessore all’Ambiente della Regione, Nicola de Ruggiero -. I nostri nonni hanno fatto uno sforzo enorme per portare l’acqua nelle nostre case e noi spendiamo soldi per comprare le bottigliette di plastica, che poi non sappiamo come smaltire”,. “Senza contare che - aggiunge l’Assessore Dorino Piras – la convenienza non c’è, da nessun punto di vista: l’acqua imbottigliata costa circa 1.000 volte in più rispetto all’acqua del rubinetto ed è meno controllata. Il mio consiglio dunque è quello di bere tranquillamente l’acqua della rete, parola di medico urologo”.
“Fondamentale è lavorare per tutelare questa risorsa preziosa, affinché l’acqua sia preservata anche per le future generazioni”, osserva il direttore dell’ATO 3 Giannetto Massazza. “E farlo in totale sinergia – continua Elena Audagna, responsabile della comunicazione dell’ATO 2 – perché l’acqua non ha colore politico”.
Un’occhiata anche alla cronaca nelle parole dell’Assessore all’Ambiente di Novara Franco Paracchini, con l’occasione sprecata del Forum mondiale sull’acqua di Istanbul, in cui non figura nel testo finale l’accesso all’acqua come diritto, ma semplicemente come bisogno fondamentale dell’uomo. “Ragazzi, se ci sarà un grosso conflitto in futuro, sappiate che sarà un conflitto sull’acqua. E non sarà una novità: chiedete ai vostri professori di storia di verificare i motivi profondi di molte delle guerre recenti, da Gaza a quella tra Iraq e Iran”, scalda la platea l’Assessore all’Ambiente di Biella, Davide Bazzini. “E ricordate: aprire il rubinetto è uno dei risultati più grossi della nostra umanità. Il percorso T.V.B non è solo scolastico, ma anche e soprattutto di crescita personale”. Una crescita personale a cui contribuisce anche il gestore SMAT, che per T.V.B: ha allestito a Torino il T.V.B. Lab, “laboratorio sull’acqua per la formazione dei ragazzi, i cosiddetti water manager”, dice Marina Garizio del settore sviluppo e progetti internazionali della Società.
“Spesso i ragazzi hanno una sensibilità maggiore degli adulti, soprattutto sulle tematiche ambientali – commenta l’Assessore de Ruggiero -. “Ti voglio bere” ne è un esempio ed è un modo ideale per promuovere gesti quotidiani efficaci, seppur semplici da mettere in atto”. Un esempio? Lo suggerisce in chiusura lo spot del collettivo Space on Sail: evitare l’uso del wc come cestino. Perché per ogni scarico ci vogliono circa 10 litri di acqua. Potabile.
Al progetto T.V.B. Ti voglio bere aderiscono anche una decina di scuole elementari e medie inferiori.
T.V.B. ha vinto il Premio nazionale Pianeta Acqua 2008, sezione Educativa, promosso dal Forum Nazionale per il Risparmio e la Conservazione della Risorsa Idrica e è stato selezionato nel 2007 dalla campagna nazionale delle Acli Scommessa Italia tra le dieci storie simbolo del Paese da raccontare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.