Roma, rifiuti. L'8 maggio firma del Patto e scelta del sito per la discarica temporanea
Ma rimane l'incognita di enti locali e commissario: firmeranno il Patto? Per la discarica temporanea Clini è fermo su Monte Carnevale, ma gli amministratori non sono d'accordo. Il Consiglio di Stato, intanto, dispone una nuova perizia su Malagrotta e spunta una lettera di Cerroni a Clini
04 May, 2012
L'8 maggio Roma potrebbe iniziare a voltare pagina per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, oppure no. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, infatti, nel trasmettere a Comune, Provincia, Regione e al Commissario per la chiusura di Malagrotta la proposta definitiva del Piano per Roma, ha fissato la firma del documento per il prossimo martedì. Giorno in cui si deciderà una volta per tutte anche il sito per la discarica temporanea. Ma che cosa faranno adesso Alemanno, Zingaretti, Polverini e Pecoraro? Nei giorni scorsi si erano pronunciati tutti contro la scelta del sito di Monte Carnevale per la discarica temporanea e la loro firma del Patto non è assolutamente certa. «Per il momento l'unica cosa che abbiamo ricevuto sono dei veti. Io spero che alla fine si riesca a prendere una decisione insieme. Sono molto disponibile a fare il ministro, non a fare il presidente della Regione, della Provincia, il sindaco e magari anche il prefetto. Mi sembra un pò troppo», si è sfogato Clini.
Il Ministero fa sapere che «il piano per Roma contiene in allegato l'aggiornamento di tutte le valutazioni relative alla questione dei rifiuti romani, comprese le valutazioni tecniche sulle osservazioni del Ministero della Difesa in merito al sito di Monte Carnevale». Sito su cui, continua la nota, l'8 maggio «il Commissario potrà riferire le proprie valutazioni».
La nuova perizia su Malagrotta
Intanto, l'associazione Codici fa sapere che il Consiglio di Stato ha disposto una nuova perizia su Malagrotta. L'esame sarà condotto dal Politecnico di Torino, in seguito alle critiche di cui era stata oggetto l’Università La Sapienza di Roma. Il collegio di verificazione dovrà valutare se è vero che a monte della discarica la falda non si inquinata e quindi l’acqua sia potabile; se gli agenti inquinanti rinvenuti siano o meno conseguenza dell’inquinamento da discarica; se nell’area si registra un’alta concentrazione di metalli. «L’associazione è molto soddisfatta dei risultati ottenuti – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – In gioco, infatti, c’era la salute dei cittadini e la salubrità ambientale della zona di Malagrotta, che speriamo possano essere al più presto ripristinate».
La lettera di Cerroni al ministro
Lo scorso 2 maggio il patron della discarica di Malagrotta Manlio Cerroni ha inviato al ministro dell'Ambiente Corrado Clini una lettera resa nota oggi dal Colari, il consorzio che gestisce la megadiscarica di Roma. I siti di Monti dell'Ortaccio, Riano-Quadro Alto e Pian dell'Olmo, scrive Cerroni, «sono quanto di meglio, oggettivamente e funzionalmente parlando, il territorio possa offrire». Cerroni spiega che con l'approssimarsi della chiusura di Malagrotta, «il nostro gruppo ha per tempo ricercato e predisposto, dopo attenta ricognizione e vivisezione del territorio, progetti su tre siti e avviato dall'ottobre 2009 le procedure per l'istruttoria e la conseguente autorizzazione. Solo l'inerzia (scritto tutto maiuscolo e in neretto, ndr), ed è un eufemismo, degli organi responsabili non ha consentito di concludere i rispettivi iter e pervenire all'autorizzazione». Si è preferita «per motivi inconfessati o inconfessabili la via dell'emergenza con la nomina a commissario del prefetto».
«Le volumetrie residue di Malagrotta consentiranno il conferimento dei rifiuti non oltre il corrente anno e gli impianti Tmb di Malagrotta 1 e Malagrotta 2 entro il prossimo mese di ottobre lavoreranno a pieno ritmo e saranno in grado di trattare 1500 tonnellate al giorno», continua l'avvocato. Cerroni, ripercorrendo i meriti che la sua discarica, a suo avviso, avrebbe avuto per la città di Roma, ricorda nella lettera che «con Malagrotta Roma a oggi ha economizzato circa 2 miliardi di euro». In merito alla raccolta differenziata, Cerroni ribadisce infine che «le percentuali fissate già per quest'anno e più ancora per il 2013 e il 2014 sono ambiziosissime (in neretto, ndr)».