Imballaggi insostituibili. Meglio se sostenibili
Presentata la ricerca che Eurisko ha realizzato per Comieco – Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica - e presentati durante la fiera Ipack Ima di Milano. Per la maggior parte degli italiani gli imballaggi, usati in modo intelligente, sono necessari per garantire la qualità del prodotto
02 April, 2009
Da un'indagine condatta da Eurisko per Comieco – il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica – presentata alla Ipack Ima di Milano, gli imballaggi non sono ai primi posti tra le fonti di inquinamento che preoccupano gli italiani. Infatti il traffico (68%), le emissioni delle industrie (67%), i rifiuti solidi urbani (40%), i detersivi (32%) risultano più pericolosi per l'ambiente rispetto agli imballaggi che sono solo all’ottavo posto con un 16%. Ben al di sotto dei concimi e diserbanti (23%), dei rifiuti speciali (21%) e dell’inquinamento elettromagnetico (19%).
Se i prodotti alla spina rappresentano un’opportunità di scelta in più per i consumatori che vogliono fare i propri acquisti direttamente dal produttore, quando si tratta di garantire sicurezza e qualità la risposta è chiara: l’imballaggio è in grado di assicurare igiene e sicurezza per l’80% degli intervistati. Offre inoltre le indicazioni indispensabili per il migliore utilizzo del contenuto e la descrizione degli ingredienti, ritenuti fondamentali per quasi tutto il campione (95 e 94% rispettivamente). L’imballaggio fornisce anche garanzia di qualità (68%) e facilità di trasporto (60%).
Gli imballaggi di cellulosa con cui sono confezionati i principali beni di prima necessità come pasta, riso e latte vengono apprezzati per la riciclabilità (61%), il rispetto per l’ambiente (47%) e il basso costo (55%).
Per migliorare le performance dell’imballaggio in carta e cartone e la sua sostenibilità ambientale è nato “Carta e cartone: l’imballaggio è responsabile” un progetto che riunisce le associazioni di categoria Assocarta e Assografici, Comieco, le associazioni dei consumatori, le università, i centri di ricerca sull’imballaggio e le aziende che utilizzano le confezioni per monitorare e sviluppare idee su imballi sempre più utili e ecocompatibili.