FareRaccolta®, inaugurata a Riccione una raccolta differenziata non convenzionale
Sabato 23 giugno è stata inaugurata a Riccione Paese FareRaccolta®, il primo sistema in Italia di raccolta differenziata non convenzionale. Il progetto, ideato da Omar Pivi e realizzato da Eurven, è promosso da 22 esercizi commerciali della città romagnola
26 June, 2012
E' stata inaugurato il 23 giugno, a Riccione Paese, il primo sistema di raccolta differenziata non convenzionale d'Italia. A realizzarlo 22 attività commerciali della città romagnola che hanno costituito il Comitato Riccione Paese con l'obiettivo, tra le altre cose, di ravvivare il commercio dei piccoli negozi della città fuori dalla logica dei centri commerciali. Nel tentativo di coniugare questo obiettivo con la sostenibilità ambientale, il Comitato ha quindi deciso di acquistare un macchinario Eurven che permette di raccogliere rifiuti in plastica PET (ad esempio bottiglie di plastica). Il macchinario installato nel centro di Riccione, simile ai distributori automatici di bevande, permette ai cittadini di conferire il materiale e di ottenere in cambio per ogni pezzo introdotto un buono del valore di due centesimi da spendere in uno degli esercizi commerciali che partecipano all'iniziativa. La plastica raccolta viene successivamente rivenduta al consorzio Ricicla al prezzo di 416 euro a tonnellata.
FareRaccolta®, questo il nome del progetto ideato da Omar Pivi, permetterà di trasformare i rifiuti da costo per la collettività a risorsa per i cittadini e per gli stessi esercizi commerciali. I cittadini, infatti, col solo gesto di conferire rifiuti in plastica PET nel sistema, innescheranno un circolo virtuoso che permetterà di differenziare e ridurre il volume dei rifiuti, garantendo un risparmio sulla loro gestione e agevolando la raccolta di materiale di qualità immediatamente pronto per essere riciclato, abbattere le emissioni di CO2 derivanti solitamente dalla loro movimentazione e dal mancato utilizzo del materiale per la fase di riciclo, e ottenere un buono spesa da utilizzare negli esercizi aderenti.
La non convenzionalità del progetto sta quindi nel trasformare un costo per la collettività in un gesto di civiltà da parte dell'utente, che ottiene anche un incentivo economico utile a diminuire il costo dei propri acquisti.