Emilia-Romagna: depositato in Regione un progetto di legge popolare per riduzione rifiuti e riciclo. Plaude Legambiente
La legge si pone l’obiettivo di massimizzare la riduzione dei rifiuti urbani, il riuso dei beni a fine vita ed il loro riciclo, minimizzando lo smaltimento in discarica e l’incenerimento. Per Legambiente Emilia-Romagna ora è necessario che le componenti “ambientalmente sensibili” del consiglio regionale spingano per una rapida approvazione senza stravolgere l'impianto della legge
06 July, 2012
E’ stata depositata il 5 luglio all’Assemblea legislativa della regione Emilia Romagna la proposta di legge di iniziativa popolare finalizzata alla riduzione della produzione dei rifiuti urbani e alla promozione del riciclaggio, sottoscritta da consiglieri di maggioranza.
La proposta di legge di iniziativa popolare, presentata a settembre 2011 da Legambiente, WWF ed Ecoistituto di Faenza assieme ad altre associazioni, e a cui hanno aderito oltre 25 Comuni della Regione e la Provincia di Reggio Emilia, si pone infatti l’obiettivo di massimizzare la riduzione dei rifiuti urbani, il riuso dei beni a fine vita ed il loro riciclo, minimizzando lo smaltimento in discarica e l’incenerimento. Tutto questo, estendendo il tributo allo smaltimento e il ristoro ambientale anche agli inceneritori oltre che alle discariche; premiando i comuni virtuosi che, attraverso progetti di riduzione e di riuso e attraverso la raccolta domiciliare e la tariffa puntuale, inviano quantitativi minimi a smaltimento; applicando la tariffa puntuale basta sulla quantità e qualità dei rifiuti prodotta da ciascun utente; sovvenzionando l’impiantistica legata al riuso e al riciclaggio particolarmente carenti nella nostra regione.
La popolazione che supporta questa proposta è ormai arrivata a quasi un milione di persone, sommando la popolazione della Provincia di Reggio Emilia e dei Comuni coinvolti.
Legambiente si congratula con le anime della maggioranza più attente alle tematiche ambientali, e auspica che nel dibattito consigliare non vi siano stravolgimenti alla norma, che ne compromettano lì impianto ed i principi ispiratori.
Le spinte del basso, dopo mesi di silenzio da parte della regione, sono riuscite finalmente a far arrivare il testo di legge alla discussione dell’assemblea legislativa: la nostra associazione auspica una rapida approvazione del testo, che conduca a strategie complessive a livello regionale in grado di rendere l’Emilia Romagna un punto di riferimento sia a livello nazionale che europeo sulla corretta gestione dei rifiuti.