Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale UE la nuova direttiva sui RAEE
La Direttiva, pubblicata il 24 luglio sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, entra in vigore tra 20 giorni con una prima fase transitoria (dalla durata di sei anni) e un periodo successivo a regime. L’aumento dei target di raccolta di RAEE è uno dei punti di maggior rilievo: tra quattro anni gli stati membri dovranno raccogliere il 45% delle apparecchiature immesse sul mercato per passare al 65% dei tre anni precedenti. Soddisfatto il commento di ReMedia
25 July, 2012
Pubblicata il 24 luglio 2012 sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea la nuova direttiva 2012/19/UE sui Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. La Direttiva, che entrerà in vigore tra 20 giorni, introduce nuove disposizioni per il miglioramento della raccolta, del riutilizzo e del riciclaggio dei RAEE e pone nuovi ambiziosi obiettivi per i Paesi Membri.
Tra le principali novità, l’estensione del campo di applicazione della normativa, che prevede da subito l’introduzione dei pannelli fotovoltaici e successivamente l’allargamento a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche (campo di applicazione aperto).
Ampliati i target di raccolta annui: tra quattro anni gli stati membri dovranno raccogliere il 45% delle apparecchiature immesse sul mercato per passare al 65% dei tre anni precedenti
La direttiva punta inoltre al contrasto alle esportazioni illegali di RAEE dall’Unione Europea, al miglioramento delle prestazioni ambientali di tutti gli operatori coinvolti nel ciclo di vita delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, alla semplificazione delle procedure di gestione per i Produttori e i soggetti della filiera e pone impulso alla progettazione e produzione di AEE che potranno facilitare la riparazione, l’aggiornamento, il reimpiego e il riciclo.
Il commento di ReMedia
“Oggi è stato fatto un altro passo avanti per rendere più efficiente il sistema di recupero e riciclo dei RAEE”, dichiara Danilo Bonato, Direttore Generale di ReMedia. “Nella stesura finale la nuova direttiva apporta alcune novità rilevanti, in particolare per quanto riguarda gli obiettivi di raccolta. Tra quattro anni, infatti, in Italia dovremo raccogliere il 45% delle apparecchiature immesse sul mercato, target che sale al 65% calcolato sui tre anni precedenti o in alternativa l’85% sul totale dei RAEE generati dalle famiglie italiane. Inoltre, la normativa suggerisce modalità più efficaci e semplificate per consentire al consumatore di avvalersi delle strutture della distribuzione al fine di consegnare le vecchie apparecchiature di piccole dimensioni. Ci auguriamo che, partendo da quanto è già stato fatto oggi, queste innovazioni siano di forte impulso per dare una svolta decisiva alla raccolta e al riciclo dei rifiuti tecnologici in Italia. Ritengo che i nuovi, importanti obiettivi siano alla portata del nostro Paese ma sarà necessario lavorare in modo sinergico con tutti i principali soggetti della filiera RAEE”.
Proprio la Direttiva Europea è oggetto della ricerca del Consorzio “Evoluzione dei flussi e dell’assetto strategico del sistema nazionale” che verrà presentata in anteprima al convegno di Symbola – Fondazione per le qualità italiane – il prossimo 2 ottobre a Roma. Nell’incontro nazionale al quale parteciperanno i decisori politici e i protagonisti della filiera dei RAEE, oltre che i rappresentanti del mondo ambientalista, verranno presentate e approfondite le opportunità di sviluppo del sistema di gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici.