Chiuso per mancanza di spazio il sito di Ferrandelle
Dopo 14 mesi di attività viene chiusa la discarica in provincia di Caserta. Si attende la messa in sicurezza dell’area, mentre proseguono i lavori a San Tammaro dove, secondo i piani di Bertolaso, sorgerà il primo complesso per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti
21 April, 2009
È stato chiuso per mancanza di spazio il sito di Ferrandelle, aperto nel febbraio 2008, nel pieno dell’emergenza rifiuti campana, per decisione del Commissario Straordinario Gianni de Gennaro. Il sito ha accolto prevalentemente rifiuti provenienti dal casertano, anche se, nei momenti di maggiore necessità, ha contribuito a sopperire alle richieste della città di Napoli. Dunque, dopo 14 mesi, il limite di capienza di 450 mila tonnellate è stato raggiunto, da questo momento i conferimenti sono sospesi, resta attivata soltanto una piazzola di servizio. Fra un mese, dovrebbero, invece, avere inizio lo svuotamento dell’invaso e le operazioni di messa in sicurezza.
L’intero volume di Ferrandelle sarà convogliato nella discarica di San Tammaro, un invaso di un milione e 600 mila metri cubi, attualmente ancora in fase di realizzazione, che dovrebbe cominciare ad accogliere i primi rifiuti entro fine maggio. Proprio a San Tammaro la struttura del Sottosegretario all’emergenza rifiuti sta portando a termine la realizzazione di un complesso per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, in grado di interagire con il termovalorizzatore di Acerra. Sono, inoltre, in cantiere un impianto per il trattamento del percolato ed un’area dedicata al compostaggio.
All’operazione è stato destinato un budget complessivo di 57 milioni. Per il sito di San Tammaro funziona solo parzialmente. Sono, infatti, attivate tre aree per le ecoballe e una zona destinata allo stoccaggio dei rifiuti.