7 anni di presidenza ATOR. Foietta fa un bilancio e spiega le sue dimissioni
A distanza di alcune settimane dall'annuncio dopo il sì alla cessione di TRM ai privati, Paolo Foietta spiega “con più distacco” la decisione di dimettersi dalla presidenza dell'ATOR. In un documento traccia un bilancio dell'attività e lancia “qualche stimolo per una discussione sul futuro”
27 August, 2012
Il 1° agosto 2012 l'Associazione d'ambito torinese per il governo dei rifiuti ha dato il via libera alla cessione dell'80% delle quote possedute dal Comune di Torino all'interno di TRM (la società a cui è stato affidato il compito di progettare, realizzare e gestire il termovalorizzatore del Gerbido). Il voto favorevole, preceduto da una prima fumata nera e un acceso confronto in assemblea, ebbe come conseguenza l'annuncio delle dimissioni di Paolo Foietta. Il presidente dell'ATOR si era schierato da sempre contro la cessione della maggioranza di TRM ai privati.
Ora Foietta, a distanza di tre settimane dall'annuncio, ha deciso di spiegare le ragioni della sua decisione e in un documento traccia un bilancio dei 7 anni di attività e lancia “qualche stimolo per una discussione sul futuro”.
Nel testo Foietta sottolinea «l’aumento progressivo della raccolta differenziata che negli ultimi 8 anni è raddoppiata ed è oramai, nella Provincia di Torino stabilmente superiore al 50%».
«Sono stati raggiunti significativi risultati di riduzione del rifiuto complessivo – scrive ancora il presidente dell'ATOR - ritornato, dopo l’impennata nel 2006 - 2007, a valori precedenti il 2000, e soprattutto del rifiuto indifferenziato smaltito in discarica che, nonostante l’aumento della popolazione di 140.000 abitanti, si è ridotto del 40% rispetto al 2003».
«La realizzazione – continua Foietta - di un efficace piano di ampliamento e gestione delle discariche transitorie che ha consentito nel 2009 di onorare l’impegno, dopo almeno 5 rinvii, della chiusura della discarica di Basse di Stura».
Negli anni della presidenza di Foietta si è decisa la costruzione del termovalorizzatore del Gerbido. L’impianto entrerà in funzione nel febbraio del 2013 e gestirà a regime 421.000 ton/anno, almeno l’ 80% della necessità di smaltimento della Provincia. Per il restante 20% la programmazione di una capacità residua di discarica nella zona nord (negli impianti Grosso e Chivasso) consentirà di gestire la necessità residuale di “smaltimento” (120-150 mila tonn/anno) fino almeno al 2017.
Se per i prossimi 5 anni Foietta assicura che non esiste il rischio di emergenza impiantistica, questo non vuol dire che il resto del quadro sia roseo. «Se nel merito - scrive il presidente dell'ATOR - il sistema di governo ha funzionato ed è sotto controllo, paradossalmente, la situazione in questo ultimo periodo risulta quanto mai confusa e problematica per fatti diversi». A complicare il quadro, per Foietta, ci sarebbero «le soluzioni normative prospettate e ora approvate con la legge regionale 7/2012 del 24 maggio 2012». A tutto questo si è aggiunta la decisione sulla proprietà di TRM. Per quanto riguarda «la localizzazione, l’autorizzazione, l’affidamento del servizio e la realizzazione del termovalorizzatore del Gerbido» ricorda Foietta fu «indicato fin dall’inizio (2004) come "di proprietà totalmente pubblica" e con un azionariato pubblico diffuso (i Comuni conferenti) a garanzia della cittadinanza». La decisione di vendere la proprietà è stata quindi la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
«Ritengo – scrive ancora Foietta - che i presupposti che sono stati alla base della mia esperienza di presidente dell’ATOR siano venuti meno; lo erano già a causa della nuova “pessima” legge regionale, ma avevo accettato, per responsabilità, di rimanere in carica fino alla naturale scadenza ed all’avvento della nuova “conferenza d’ ambito”. Ora la scelta di cessione dell’ 80% di TRM a privati, che rende di fatto impraticabile l’auspicato percorso aggregativo pubblico, rende inevitabile, dopo sette anni trascorsi a raccontare di “garanzie” e “impegni” sul controllo pubblico della società, una mia presa di distanza ed una scelta di “coerenza”, un valore a cui ancora tengo molto. Per questo confermo la decisione di dimettermi – conclude Foietta - non appena il Consiglio di Amministrazione avrà approvato il bando di gara in attuazione alle deliberazioni approvate dall’Assemblea dell’ATOR del 1 agosto 2012».
Rifiuti in calo, Torino archivia l’emergenza - da La Stampa del 27.08.2012