Bologna: le guardie ecologiche diventano i "vigili" dei rifiuti
Il Comune di Bologna ha stipulato una convenzione con il Corpo provinciale delle Guardie ecologiche un servizio di vigilanza ecologica. Le squadre controlleranno la corretta separazione dei rifiuti e rileveranno l'abbandono di materiali ingombranti. L'assessore comunale all’Ambiente, Patrizia Gabellini: «I volontari utilizzeranno vere e proprie tecniche investigative»
29 August, 2012
Il Comune di Bologna ha stipulato una convenzione con il Corpo provinciale delle Guardie ecologiche per un servizio di vigilanza ecologica sul territorio comunale che ha come oggetto di controllo i rifiuti. La convenzione prevede la realizzazione di un sistema di sorveglianza mensile di almeno 300 ore, organizzato in cinque turni diurni settimanali di quattro ore, dal lunedì al sabato, coperti da 2-3 volontari, e due turni notturni settimanali, dalle 23 alle 3, coperti da tre volontari.
Ma cosa faranno in concreto le Guardie ecologiche? L'assessore comunale all’Ambiente, Patrizia Gabellini, lo spiega in un'intervista al Corriere: «Si muoveranno nel centro e nella prima periferia in gruppi di due o tre persone. Avranno essenzialmente due compiti: rilevare l’abbandono di oggetti più o meno ingombranti al di fuori dei cassonetti, cartoni ma non solo; e controllare i sacchetti della raccolta differenziata porta a porta per verificare che sia stata eseguita correttamente. Sarà importante controllare non solo il contenuto dei sacchetti ma anche il rispetto dei tempi di esposizione».
«I volontari utilizzeranno vere e proprie tecniche investigative» ha spiegato ancora l'assessore che aggiunge anche qualche esempio: «i cartoni abbandonati dai commercianti riportano spesso l’indirizzo del negozio. E nei sacchetti della differenziata porta a porta, che per adesso si fa solo con la carta, abbondano le tracce di chi ha prodotto i rifiuti. C’è una gran quantità di elementi spia che permettono di risalire al responsabile».
Arrivano i vigilantes del cassonetto. «Così controlleremo i vostri rifiuti» - da Il Corriere di Bologna.it del 27.08.2012