Piazza Castello, sdraio in affitto a rimpiazzare le panchine? Ma non c'è nessun "caso": il progetto non c'è
Dall'ipotesi noleggio sdraio in stile Hyde park a quella della cauzione per responsabilizzare, micro-storia di una discussione sugli arredi urbani di Piazza Castello. Grimaldi: "Non c'è nessun piano per le sdraio a pagamento". Le panchine traslocate durante i festeggiamenti dell’Unità d’Italia comunque restano in Piazzetta Reale
03 September, 2012
“Ma non c’è stata nessuna discussione concreta su eventuali sdraio a noleggio in Piazza Castello – ci racconta Marco Grimaldi al telefono – non c’era nemmeno una mozione da discutere in merito. Semplicemente si parlava di arredi urbani, delle panchine migrate da Piazza Castello all’adiacente Piazzetta Reale, e si discuteva del problema del vandalismo: responsabilizzare l’utenza tramite cauzione o noleggio simbolico potrebbe essere una soluzione, come già si fa in diverse aree in Europa”. Nessun progetto concreto dunque, ma il resta il fatto che le panchine almeno per ora resteranno dove sono, in Piazzetta Reale appunto, che poi sarebbe il “cortile” davanti al Palazzo: una migrazione di meno di un centinaio di metri in realtà, ma la percezione non è la stessa e l’assenza delle panchine in Piazza Castello viene avvertita comunque.
Tra le esperienze di noleggio sdraio in giro per l’Europa spicca quella londinese di Hyde Park, non molto economica a dire il vero: 1.5 £ per un’ora, 7 £ per l’intera giornata (Vedi qui). E’ questo quello che avrebbe in mente il Comune? “Ma no! Ripeto, non c’è nessun piano per Piazza castello. Ricordo però che una mozione del 2010 prevede già delle concessioni sperimentali a ristoratori, chioschi etc, che possono decidere di affittare sdraio e tavolini sotto cauzione. Non ci vedo niente di male, anzi: si tratta di un servizio che può cambiare il modo di vivere un luogo. Una cosa è prendersi un caffè veloce a un tavolino: un’altra è “investire” – che sia noleggio o semplice cauzione – un euro per restare quattro ore in un luogo a leggermi un libro, per esempio”. Insomma, non si tratta di lucrare, ma di valorizzare la funzione degli arredi urbani, evitando oltretutto che vengano vandalizzati. Anzi, non si tratterebbe, visto che comunque per ora non c’è nessun piano.
(Un estratto del testo della mozione 42, approvata dal Consiglio Comunale l’11 ottobre 2010, che impegnava il Sindaco e la Giunta a “introdurre sperimentalmente in tutte le concessioni di chioschi, impianti sportivi, luoghi di aggregazione ed intrattenimento limitrofi alle aree verdi ed alle aree per il gioco ed in tutte le gare d'appalto per l'arredo dei parchi e dei giardini, nelle aree verdi, nelle aree per il gioco e l'attività sportiva libera e nelle aree cani, gioco e fitness: sedute quali sedie, sedie a sdraio, sedie biposto e tavolini con un dispositivo che, come nella gran parte dei carrelli della spesa con un piccolo deposito a mo' di cauzione di una moneta (ad esempio 1 o 2 Euro) da inserire nell'oggetto per poterlo sbloccare ed utilizzare, faccia sì che una volta usati gli oggetti siano rimessi in ordine e non lasciati in giro).