MUCCHI SELVAGGI (di carta): cominciamo da Cagliari
Una nuova iniziativa di Eco dalle Città, in collaborazione con Comieco. Si chiama ‘Mucchi selvaggi’, ovvero: una serie di inchieste su dove e perché non si fa la raccolta differenziata della carta e come si può rimediare. Segnalateci!!
01 March, 2004
Parte con l’edizione di marzo 2004 “Mucchi selvaggi. Dove si scarta la carta”, la nuovissima iniziativa di Eco dalle Città, in collaborazione con Comieco. La redazione comincia così un viaggio alla ricerca delle realtà in cui evidente è la creazione di “mucchi selvaggi” di carta e cartone, ovvero dove non si pratica la raccolta differenziata (o dove si pratica con scarsi risultati). Iniziamo dalle..probabilmente 30mila se non di più tonnellate di carta sprecate ogni anno a Cagliari. Andiamo a scovare le situazioni in cui ancora non si fa la raccolta differenziata della carta, chiediamo perchè e come si intende rimediare. Chiediamo la collaborazione di voi lettori, segnalateci situazioni. La raccolta della carta ha fatto passi da gigante in Italia, ma siamo al 50%. Quanto ci vuole per arrivare al 75%.. Cominciamo le nostre inchieste fra i “mucchi selvaggi” italiani da Cagliari, dove la carta non è raccolta in maniera differenziata. E chiediamo la vostra collaborazione: segnalateci altri ‘mucchi selvaggi’ all’indirizzo mucchiselvaggi@ecodallecitta.it. Sardegna: quando la differenziata è in alto mare di Sergio Capelli Nel solo Comune di Cagliari vengono smaltite in discarica o mandate a incenerimento tra le 25mila e le 30mila tonnellate di carta all’anno. Mucchi selvaggi di carta in Sardegna. Se la gestione dei rifiuti in Sardegna fosse stata nel recente passato “verde” quanto il suo mare, saremmo qui a parlare della regione con la maggior percentuale di riciclo d’Italia. E invece la realtà ci dice che i dati sono fra i più bassi d’Europa: a Cagliari, secondo i numeri forniti da Ecosistema Urbano 2003, a fronte di una produzione di RSU (rifiuti solidi urbani) di circa 600 Kilogrammi all’anno per abitante per un totale di 100.000 tonn/anno, vengono raccolti solo vetro e alluminio in quantità che, per ammissione dello stesso assessore alla Pianificazione dei servizi Giorgio Angius, sono irrisorie.E a febbraio 2004 è tuttora così. Secondo una stima prudenziale, che fissa la percentuale degli scarti cartacei attorno al 20/25% del totale degli RSU prodotti, nel comune di Cagliari verrebbero mandate in discarica o ad incenerimento fra le 20000 e le 25000 tonnellate di carta e cartone ogni anno. Ma se la stima si alza al 35% arriviamo a 35 mila tonnellate. Un bel 'mucchio selvaggio'. Situazione simili si registrano a Nuoro, dove vengono raccolti solo vetro e scarti ferrosi in quantitativi simili a quelli cagliaritani, ad Oristano, dove si raccolgono differenziatamente anche carta e plastica, ma con risultati scoraggianti (rispettivamente 200 e 40 tonnellate/anno), e a Sassari (480 tonn/anno di vetro, 216 di carta, 33 di plastica). Insomma, la Sardegna è una regione dove, almeno per tutto il 2002, la differenziata è stata un miraggio. Ma dal luglio 2003 esiste un accordo su base regionale sottoscritto con i consorzi di filiera che dovrebbe - finalmente - far sbarcare la differenziata anche sull’isola. Solo che Cagliari non è - o non è ancora- la città trainante.. Eco dalle Città ha intervistato alcuni protagonisti delle vicende cagliaritane e sarde, per cercare di fare un po’ di luce su questo “buio” totale.