Il settore cartario italiano presenta il Rapporto Ambientale 2012
Assocarta presenta la 13° edizione del Rapporto Ambientale dell’industria cartaria italiana che misura le performance ambientali del settore per il biennio 2009/2010. Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta: “Siamo un settore che utilizza materie prime rinnovabili e che ricicla gran parte della carta immessa nell’ecosistema Italia”
12 September, 2012
“Siamo un settore che utilizza materie prime rinnovabili e che ricicla gran parte della carta immessa nell’ecosistema Italia” afferma Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta. Questo quanto emerge dalla fotografia scattata dalla 13° edizione del Rapporto Ambientale dell’industria cartaria italiana che misura le performance ambientali del settore per il biennio 2009/2010. Nel 2010 i 169 impianti cartari presenti sul territorio nazionale hanno prodotto circa 9 milioni di tonnellate di carta, cartone di cui il 57,2% ottenute da macero (tasso di utilizzo) - che costituisce quindi la principale materia prima del settore - e per la restante percentuale da fibra vergine certificata e legno, proveniente per circa l’88% da foreste europee. La superficie forestale europea è in aumento: si calcola infatti che dal 1950 ad oggi le foreste europee siano cresciute del 30%.
“Occorre dare attenzione non solo alle energie rinnovabili, ma anche ai settori come quello della carta che usano materie prime rinnovabili” prosegue Medugno. “La buona performance dell'Italia in termini di riciclo della carta (terzo utilizzatore europeo con 5 milioni di tonnellate) è collegata alla presenza delle cartiere, ben piantate nel territorio. Per mantenere questo "primato" spiega ancora Medugno “è necessario attuare il principio di prossimità per il riciclo del macero e introdurre un sistema di monitoraggio sull’export in linea con le decisioni europee sulla Recycling Society che deve essere innanzitutto “Made in Europe” e “Made in Italy”.
Ma le buone notizie non finiscono qui. Negli ultimi 15 anni è stato inoltre ridotto il fabbisogno di energia per unità di prodotto. Il consumo di gas naturale nel settore cartario italiano si è attestato nel 2010 a quasi 2,4 miliardi di m3, che rappresentano oltre il 15% del consumo industriale di gas nazionale, mentre il consumo di energia elettrica è stato di circa 7 miliardi di kWh di cui oltre il 60% prodotta con impianti di cogenerazione ad alto rendimento che hanno un notevole potenziale di sviluppo nel settore cartario in quanto il processo di fabbricazione della carta richiede grandi quantità di energia, sotto forma sia di calore che di energia elettrica. Grazie alla cogenerazione si riescono inoltre ad evitare ogni anno 1,5 milioni di tonnellate di CO2.
La percentuale di residui del processo cartario, unico dato in controtendenza, crescono in modo inevitabile con l’aumento del riciclo mentre il conferimento in discarica dei residui si è ridotto negli ultimi anni a meno del 25%. Un maggior recupero energetico dei residui – a base di biomassa – costituirebbe una grande opportunità per il settore. Basti pensare che i residui prodotti ogni anno sono equivalenti a 86.000 TEP in grado di alimentare 4/5 cartiere di media dimensioni. Si migliorerebbe così la competitività della capacità di riciclo nazionale installata coniugando sviluppo e servizio alla collettività.
E' possibile scaricare il Rapporto Ambientale di Assocarta dal sito www.assocarta.it