Bari, una ciclovia di 250 chilometri sul canale principale dell’Acquedotto Pugliese
Oltre 250 Km da Venosa (PZ) a Villa Castelli (Br) di sentieri sterrati che diventeranno “ciclabili” grazie ad un materiale ecologico non bituminoso. A fine aprile disponibili i primi dieci chilometri tra Cisternino e Ceglie Messapica. Una bretella collegherà Bari al punto di raccordo di Gioia. Per l’assessore Minervini: "La Ciclovia dell'acquedotto: la nuova frontiera del cicloturismo in Puglia"| Schede in allegato
L'Acquedotto Pugliese ha avviato i lavori per la realizzazione di una ciclovia sul Canale Principale, la condotta centenaria che trasporta l’acqua del Sele in Puglia. Lo hanno annunciato oggi nel corso di una conferenza stampa l’Assessore alla Mobilità della Regione Puglia, Guglielmo Minervini e l’Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese, Ivo Monteforte e il progettista Loris Venturini.
Lo storico “fiume nascosto” della Puglia che attraversa ambienti unici e suggestivi contraddistinti da macchia mediterranea e dai trulli, sarà quindi a partire dal prossimo anno anche fruibile per passeggiate a piedi e in bicicletta. Un progetto che sostiene un turismo diverso, eco-sostenibile e rispettoso della storia e dei luoghi interessati. Questo primo intervento rappresenta il primo stralcio del grande sistema della ciclovia dell’Acquedotto Pugliese da Venosa a Villa Castelli (BR) di oltre 250 Km di lunghezza individuato nell’ambito del progetto CYRONMED e rientra nella variante pugliese del percorso nazionale n. 11 “Ciclovia degli Appennini” della rete BICITALIA. Lo stesso sistema cartografico nazionale di riferimento della Fiab che in Puglia, grazie al contributo della Regione, ha già tracciato la Ciclovia dell'Adriatico, da Chieuti a Leuca, e quella dei Borboni, da Bari a Napoli, su strade secondarie e a bassa incidenza di traffico.
I lavori appaltati interessano il tratto compreso tra Cisternino e Ceglie Messapica, per un totale di circa 10 chilometri. L’intervento (finanziato dalla regione con 1,8 milioni di euro) si sviluppa sulla strada di servizio dell'Acquedotto Pugliese da Figazzano, frazione del comune di Cisternino, in corrispondenza dell'incrocio sulla Via dei Trulli e fino all'incrocio della SP 3bis Martina Franca - Ceglie Messapica nel comune di Ceglie Messapica.
I ponti canale interessati sono cinque. Si tratta di opere di particolare significato idraulico, in quanto permettono di superare tratti con incisioni morfologiche o vallate e garantire una pendenza adeguata al sistema, ma anche di importante valore architettonico, consentendo una visione suggestiva e panoramica della valle d’Itria.
Gli interventi comprendono:
(1) la realizzazione di appositi varchi d’ingresso al fianco dei cancelli di servizio e la installazione lungo tutto il percorso di una segnaletica turistica, direzionale e di sicurezza, per rendere più sicuro l'attraversamento.
(2) La pavimentazione, ad esclusione dei brevi tratti stradali già asfaltati, del percorso ciclabile per una larghezza di circa 2,5 – 3 m sarà di due tipologie a seconda dei tratti: in misto stabilizzato con leganti naturali per le parti sub pianeggianti, conglomerato ecologico, per i tratti con maggiori pendenze.
(3) L’installazione di staccionate a croce di Sant'Andrea in pali di castagno decorticati.
(4) La realizzazione di un’area di sosta, in corrispondenza del cancello n 8, a Figazzano, all'estremità nord del percorso, al crocevia fra la ciclovia dell'AQP e l'itinerario ciclabile Locorotondo - Cisternino previsto dal progetto di rete ciclabile di area vasta. Tale area, integrata con l'ambiente agricolo circostante, sarà caratterizzata da un pergolato di circa 10x3 m con colonne in pietra e traversi in legno con centrale una spirale di metallo alta 2 m che richiama la struttura del trullo. All'interno del pergolato saranno disposti due tavoli in pietra con quattro sedute dello stesso materiale.
(5) L’installazione di un sistema di rilevazione e controllo dei passaggi ciclopedonali.
(6) Il "Sistema conta biciclette" permetterà il conteggio del passaggio di cicli e pedoni distintamente. Il punto di rilevamento, installato a bordo ciclabile, raccoglierà le informazioni sui passaggi per mezzo di una coppia di fotocellule. Le informazioni saranno memorizzate e trasmesse ad un server tramite una apposita scheda (RES1) dotata di modem GPRS. Il server eseguirà le analisi sui dati ricevuti e la loro storicizzazione. Il tutto alimentato da energia solare ecologica (pannelli fotovoltaici).
L’intervento deriva da uno studio di fattibilità commissionato dall’AREM (Agenzia Regionale per la Mobilità della Regione Puglia) che ha permesso una ampia ricognizione di tutto il tracciato del canale principale, dalle sorgenti di Caposele a Monte Fellone nei pressi di Villa Castelli. Il costo complessivo dell’intervento per la valorizzazione di questo primo tratto, interamente finanziato dalla Regione Puglia, ammonta a 2,4 milioni di Euro. Il progetto preliminare e quello esecutivo è stato firmato da GEAprogetti.
“Rendere percorribile un tratto tra i più suggestivi del Canale Principale – ha detto Ivo Monteforte Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese – ci permette anche di richiamare tutti al valore dell’acqua per un territorio come la Puglia che, non disponendo di risorse locali, deve prelevarla da terre lontane e trasportarla per migliaia di chilometri, prima di renderla effettivamente disponibile a tutti i cittadini”.
“Lungo gli 11 km del percorso – ha spiegato Guglielmo Minervini assessore alla Mobilità sostenibile - saranno aperti gli accessi (attualmente vietati), rifatta la pavimentazione, realizzate aree di sosta e segnaletica. Il nostro intervento è strategico per il potenziale che le ciclovie possono esprimere sul fronte del turismo sostenibile e dello sviluppo economico di attività collegate, come i servizi connessi al cicloturismo ed escursionismo (guide, accompagnatori, ciclofficine). Servizi che possono generare una nuova economia che si muove nel pieno rispetto e tutela del paesaggio e del territorio”.
“Non ci sarà cemento o interventi pesanti – ha poi proseguito -. Verrà effettuata la sistemazione degli accessi laterali alla ciclovia e il rifacimento dei muretti a secco. L'intervento permetterà la messa in sicurezza dei parapetti dei ponti canale che rappresentano la parte più suggestiva, e attualmente pericolosa, degli itinerari per la possibilità di viste panoramiche sul paesaggio della valle d’Itria. Ci sarà la messa in sicurezza degli attraversamenti stradali e dei tratti in rilevato; la realizzazione di aree di sosta e cartellonistica informativa e sarà attivato un sistema di webcam e conteggio elettronico dei flussi di bici da collegare ai siti web”.