Assocarta: riutilizzo di carta alla base di "una società del riciclo"
Si è aperta a Lucca la Mostra Internazionale dell’Industria Cartaria Italiana. Le imprese del settore cartario nazionale riunite in Assocarta chiedono di essere messi nelle condizioni di poter costruire, anche in Italia, una “società del riciclo” che abbia tra i suoi pilastri il riutilizzo della carta
10 October, 2012
Essere messi nelle condizioni di poter costruire, anche in Italia, una “società del riciclo” che abbia tra i suoi pilastri il riutilizzo della carta. È questo il messaggio che le imprese del settore cartario nazionale riunite in Assocarta hanno lanciato al Governo da Lucca – dove mercoledì 10 ottobre si è aperta la Mostra Internazionale dell’Industria Cartaria Italiana - nel corso del seminario “Utilizzo di fibre secondarie nell’industria cartaria italiana ed europea: dal principio di prossimità alla Recycling Society”.
Particolarmente inetressante la tavola rotonda "dal principio di prossimità alla recycling society” coordinata da Paola Ficco, Direttore “Rifiuti-Bollettino di informazione normativa” con la partecipazione di Anna Rita Bramerini Assessore Ambiente ed Energia della Regione Toscana.
La buona performance dell'Italia, per quanto concerne il riciclo della carta, divenuto anche un buon Paese "raccoglitore", è collegata alla presenza di una forte struttura manifatturiera ben piantata sul territorio: le cartiere. "Ma per mantenere questo "primato" spiega Paolo Culicchi Presidente di Assocarta “è necessario utilizzare al meglio il set di regole europee e italiane che abbiamo e valorizzare in Italia la carta da macero raccolta: tenendo in considerazione il principio di prossimità e introdurre un sistema di monitoraggio sull’export in linea con le decisioni e le direttive comunitarie sulla European Recycling Society”. L’Italia è al terzo posto in Europa, dopo Germania e Spagna, per riciclo della carta, con una percentuale che nel 2011 è stata pari al 55,2%. L’anno scorso le nostre aziende cartarie hanno utilizzato 5 milioni di tonnellate di carta da macero. Ma benché l’industria italiana abbia interesse a far rimanere nel Paese questa materia prima, i flussi economici si stanno invece sempre più spostando verso l’Asia. Secondo McKinsey infatti, oltre il 50% della carta da macero mondiale confluisce sui mercati asiatici, in primis verso la Cina. I cinesi sono oggi i primi produttori di carta al mondo. Il mercato interno è ancora debole, i consumi sono bassi, e per questo importano carta da macero dall’Occidente.