Amiat: presentato il Bilancio di Sostenibilità 2011
Il documento, redatto nella sua quarta edizione, contiene un resoconto dettagliato delle azioni di sostenibilità avviate da Amiat in campo economico, sociale e ambientale. On line il documento
31 October, 2012
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso Palazzo Civico, è stato presentato venerdì 31 ottobre il Bilancio di Sostenibilità Amiat 2011. Il documento, redatto nella sua quarta edizione, contiene un resoconto dettagliato delle policy di sostenibilità avviate da Amiat in campo economico, sociale e ambientale. I dati e le informazioni presentati nel Bilancio di Sostenibilità Amiat hanno consentito di rendicontare un numero di elementi standard e di indicatori di performance richiesti dalle linee guida GRI-G3 che permette di raggiungere il livello di applicazione B.
In un anno chiuso con un fatturato di oltre 198 milioni di euro e un utile netto di quasi 3 milioni di euro, Amiat ha realizzato un valore aggiunto globale lordo di oltre 113 milioni di euro, distribuito per il 76% al personale dipendente, il 15% all’impresa, l’8% alle istituzioni e l’1% a finanziatori ed enti culturali.
Da un punto di vista ambientale Amiat ha prodotto dalle sue attività energia pari a un valore di 18.034 TEP (tonnellate equivalenti petrolio), tutte ricavate da fonti rinnovabili. Per svolgere i servizi sul territorio e per alimentare energeticamente le sedi e gli impianti aziendali, Amiat ha consumato 6.182 TEP, pari al 34% di quanto prodotto, confermando un bilancio energetico estremamente positivo. Inoltre, grazie anche alla particolare efficienza di captazione del sistema Amiat (82,74%), il sito Basse di Stura ha contenuto dell’87% le emissioni di gas serra in atmosfera.
A seguito della chiusura della discarica, avvenuta il 31 dicembre 2009, è stata avviata la gestione post operativa dell’impianto e si sta procedendo con le opere previste per la rinaturalizzazione dell’area, nel pieno rispetto della normativa vigente.
Nonostante le specificità delle attività svolte (che richiedono motori particolarmente potenti e performanti), circa il 77% degli autoveicoli in dotazione è conforme alla direttiva della Comunità Europea 98/69 (rispetto almeno normativa Euro 3). In particolare, nella flotta Amiat sono inseriti 165 veicoli alimentati con carburante a basso impatto ambientale (metano o elettricità).
Per ciò che concerne le risorse umane (dati aggiornati al 31/12/2011), in Amiat lavorano 1.938 dipendenti, di cui circa il 75% opera nei servizi territoriali. Nonostante la vocazione labor intensive del core business Amiat, oltre il 36% della popolazione aziendale è composto da donne, che operano nei molteplici ambiti aziendali occupando anche ruoli di responsabilità diretta in campo operativo e gestionale.
Nell’azienda sono occupati 88 lavoratori appartenenti alle categorie protette; nel 2011 risultano in corso 12 servizi esterni affidati a fornitori con obbligo di impiego di persone svantaggiate in misura non inferiore al 20%, per un totale di 182 lavoratori svantaggiati impiegati. L’azienda nel corso dell’anno 2011 ha erogato 13.700 ore di formazione, di cui quasi il 43% dedicate al tema della sicurezza.
Forte è l’impatto economico che Amiat riversa sul territorio di riferimento, in considerazione del fatto che oltre il 60% dei 522 fornitori che hanno lavorato per Amiat hanno la propria sede nella provincia di Torino. Gli ordini derivanti da procedure aperte valgono 46,4 milioni di euro su un totale di ordinato complessivo pari a 97 milioni di euro. L’azienda aderisce al Protocollo APE, per la promozione degli acquisti pubblici ecologici.
Da sempre Amiat sostiene con il proprio contributo, tecnico ed economico, iniziative culturali, formative, sociali ed educative; nel corso dell’anno 2011 sono stati coinvolti oltre 3.350 studenti torinesi in progetti di educazione ambientale, attraverso incontri in aula, proiezione di filmati multimediali, visite al Museo A come Ambiente, visite guidate al sito Basse di Stura e al centro multiraccolta Arbe.