Sacchetti, botta e risposta fra parlamentari sul richiamo della Commissione Europea
La lettera di richiamo inviata dalla Commissione Europea all'Italia affinché fornisca chiarimenti sul bando dei sacchetti (in gioco c'è la possibile violazione della direttiva imballaggi) fa discutere i parlamentari. Esposito (Commissione Ambiente alla Camera): "Si è ucciso un pezzo del sistema produttivo. Legambiente chieda scusa". Ferrante replica: "Difendi le poche aziende che truffano i consumatori"
01 November, 2012
La lettera di richiamo inviata dalla Commissione Europea all'Italia affinché fornisca chiarimenti sul bando dei sacchetti fa discutere i parlamentari. In gioco c'è la possibile violazione della direttiva imballaggi, e ora l'Italia dovrà convincere Bruxelles delle ragioni che hanno portato all'approvazione della Legge 28 del 2012, oppure fare qualche passo indietro. Il punto chiave è sempre lo stesso: le condizioni alle quali è possibile commercializzare shopper non compostabili, sono sufficienti a garantire che non si stia creando un monopolio di mercato o no? E ancora, più a monte, l'imposizione di tali regole è o non è giustificata dalla necessità di ridurre drasticamente l'uso di imballaggi in plastica usa e getta, riconosciuta dalla stessa Commissione Europea?
Per Stefano Esposito, parlamentare PD in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, replica watches la risposta è chiara: "L'esasperazione ambientalista ci ha portato a fare un passo sbagliato. Si è ucciso un pezzo del sistema produttivo. Mi auguro che Legambiente chieda scusa alle centinaia di aziende che abbiamo messo sul lastrico".
Non si è fatta attendere la replica dei Senatori Ferrante e Della Seta:
“A Stefano Esposito, deputato del Pd e dunque nostro compagno di partito, rivolgiamo una sommessa domanda: perché insisti a difendere poche aziende che hanno violato la legge e truffato i consumatori? Esposito in questa come in altre occasioni si schiera con la parte più retriva e inefficiente dell’industria italiana: quella, in questo caso, rappresentata da poche aziende incapaci di innovazione e che per sopravvivere hanno consapevolemente violato la messa al bando degli shopper di plastica, in vigore da gennaio 2011, e hanno truffato i consumatori vendendo come biodegradabili sacchetti che non lo sono. Ancora più paradossale è che Esposito giustifichi la sua posizione con la difesa del lavoro: è piuttosto l’innovazione di prodotto, quella per esempio realizzata dalle aziende che producono bioshopper, la via principale che può consentire all’economia italiana di competere con successo nel mondo e dunque di rilanciare l’occupazione. Quanto ai presunti dubbi dell’Europa sulla scelta italiana di vietare i sacchetti non biodegradabili, ricordiamo ad Esposito che Bruxelles non ha aperto contro l’Italia alcuna procedura di infrazione ma si è limitata a chiedere in una lettera una serie di chiarimenti. Invece di ‘processi’ europei al nosto Paese ce ne sono aperti parecchi per il fatto che buona parte dei rifiuti, compresi milioni di shopper non biodegradabili, finiscono in discarica”.
Leggi anche: Quel divieto dei sacchetti di plastica che rischia di essere cancellato - da Il Corriere.it
9 commenti
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Andreawest
22.11.2012 10:11
Anche CARPI contro il bando sedli shopper.
http://www.polimerica.it/index.php?option=com_content&view=article&id=11167:shopper-anche-carpi-contro-il-divieto&catid=8:rifiuti%20e%20ambiente&Itemid=71
Annalisa
06.11.2012 16:11
http://acicastelloonline.wordpress.com/2012/11/03/sacchetti-di-plastica-lu-e-richiama-litalia/#comment-678
Avete letto cosa scrivono PSEUDO giornalisti o improvvisati tali?
mariano
05.11.2012 17:11
rispondo all'onorevole Ferrante.
non mi è piaciuta la frase dove ha discriminato tutti i produttori di shoppers "hanno truffato i consumatori vendendo come biodegradabili sacchetti che non lo sono".
forse non sa che la Materbì ha aiutato piu' di una volta qualcuno che faceva le mescole del Materbì con i polimeri di origine fossile,come vede chi è il truffatore?
è meglio allora utilizzare un sacchetto compostabile/biodegradabile truccato che viene immesso nel compostaggio industriale o un sacchetto di plastica "finto biodegradabile" o biodegradabile in tempi medio brevi come da indicazioni della UE e che poi viene gettato nei cassonetti della plastica!
ATTENZIONE che i sacchetti compostabili/biodegradabili se abbandonati in giro fra 10/20 anni ce li abbiamo ancora tra i piedi. Allora che senso ha queste regole o queste imposizioni!
Francesco
05.11.2012 10:11
Solo una domanda, lasciando le discussioni sul mercato (che con l'ambiente non c'entrano nulla) agli altri. Ma il documento ufficiale, questa famosa lettera della Commissione l'ha vista nessuno? Assoecoplast che applaude l'ha letta? E se lo ha fatto perché non ha linkato al documento ufficiale?
E l'eco dalle città che ha dato così risalto alla notizia, l'ha letta questa lettera?
Da giurista sono abituato a ragionare sulle norme e sui testi ufficiali, non sui trafiletti Ansa.
Paolo Broglio
04.11.2012 16:11
Gentile EcodalleCittà
sono un ricercatore e mi occupo anche di plastiche e bioplastiche dal punto di vista della loro biodegradabilità. In particolare eseguo presso l'Organizzazione di Ricerche Ambientale Ecologia Applicata srl.( Centro iscritto all'Anagrafe Nazionale delle Ricerche e riconosciuto come Centro di Ricerca e Trasferimento Tecnologico dalla Regione Lombardia )test per verificare la BIODEGRADABILITA' ( UNI EN ISO 14855) o la COMPOSTABILITA' ( UNI EN 13432 )della plastica ( bioplastica, plastica olefinica o plastica additivata ) che ci viene sottoposta ad esame. Siamo i primi che hanno dimostrato l'effettiva BIODEGRADABILITa' delle plastiche additivate nel primo convegno sulle Bioplastiche - BIOPOLPACK- svoltosi a Parma nel 2010.Crediamo di essere seri, professionali, di alto profilo scientifico e credibili ma..........non piacciamo ad ASSOBIOPLASTICHE che ci ha citati in giudizio per " concorrenza sleale "( !!???!!). Davide contra Golia. 10 multinazionali contro un piccolo centro di ricerca! 10 miliardi di fatturato contro 300.000 euro ! Evidentemente il desiderio di non voler concorrenza fa perdere la testa agli associati Assobioplastiche ( Novamont in testa ). Le evidenze sono sotto gli occhi di tutti ( fatturati raddoppiati e quadruplicati dal 2009 ad oggi ).Noi assistiamo attoniti alla guerra e come per i civili durante tutte le guerre subiamo conseguenze riflesse ( le scheggie delle bombe....)senza colpe particolari anzi essendo innocenti.Una guerra fatta su di un equivoco : BIODEGRADABILILE è diverso da COMPOSTABILE. Con buona pace di Assobioplastiche e dei suoi avvocati sono due qualità diverse e se si voleva legare indissolubilmente la norma 13432 ai sacchetti per la " monnezza" si doveva parlare di COMPOSTABILITA ' e non di BIODEGRADABILITA' pretendendone in aggiunta il copywriter del termine ! Crediamo che i tecnici Assobioplastiche non abbiano fornito ai pubblicitari del marketing ad agli avvocati elementi tecnici corretti sebbene nei documenti NOVAMONT e anche di Legambiente si parli correttamente di COMPOSTABILITA.Crediamo che la ragionevolezza debba poter ritornare ad essere protagonista e che al più presto si apra un tavolo tra le controparti per rispettare la necessità dell'esistenza della concorrenza e per poter lasciare la parola ai Cittadini che con le loro scelte ( non obbligate ! )ma funzionali alle loro necessità provvederanno ad orienteranno consapevolmente il mercato. Dopo le tante sciocchezze scritte sarebbe l'ora di lasciare la parola ai tecnici ( ricercatori biologi, chimici e ingegneri ),ammesso e non concesso che a qualcuno interessi ascoltarli !.
nessuno
03.11.2012 10:11
Ahahah, l'infinita saga...eppure gli elementi di valutazione ci sono tutti e non sono di certo tecnici: MaterBi SPA fatturato del 2010 circa 90 milioni di euro, fatturato del 2011 160 milioni di euro!Grazie ad una legge!Che bella la libertà economica, quando riguarda gli altri!L'europa ci mette in mora per la seconda volta e legambiente (che nel suo giornale sponsorizza aziende che producono sacchetti di plastica) difende ancora il bando!Finalmente anche l'europa ha chiarito che non esiste nessuna legge europea che impone sacchi compostabili!Vogliono un monopolio, io non mi metto di traverso, ma giuro che farò il possibile per lavorare tutte le bioplastiche del mondo forchè il materbi!La cosa inquietante è il quasi raddoppio del fatturato della materbi spa e se confermata l'entrata in vigore delle ammende, credo che raddoppierà ancora...e centinai di aziende chiuderanno...Se questi pseudoambientalisti (che poi vanno in giro in macchinoni e yatch)avessero una coscienza...ma prima o poi i nodi vengono al pettine, l'europa sta scoperchiando una pentola con dentro l'acqua nera, chissà cosa altro scopriremo...
Bandido
02.11.2012 16:11
Che strano vedere due dello stesso partito che si dividono sulle "buste di plastica".A chi tesse le lodi dell'innovazione vorrei ricordare che siamo in un momento in cui perfino lo Stato taglia fondi,elimina le province (nonostante attinga da noi cittadini 1/3 del reddito che ci sudiamo)perchè non riesce a far fronte alle spese.E vorrei ricordare che la nostra economia si basa in gran parte su piccole e medie imprese, che in un momento di crisi come questo,tra pagamenti mancati o ritardati, di certo non si hanno le risorse necessarie per investire in ricerca e sviluppo.E di certo le aziende private non vivono in un mondo diverse dallo "Stato"..da qualche parte dovranno tagliare se vogliono sopravvivere!Non capisco sinceramente tutta questa fretta...e se la politica si darà da fare affinchè l'Europa accetti questa decisione sarà palese agli occhi di tuttu che ci sono interessi forti dietro, visto che per cose molto più serie e importanti economicamente e socialmente la politica italiana è rimasta immobile a subire e anzi a encomiare le scelte europee...Per Dino, penso che chi si comporta in questo modo dovrebbere rendere conto prima a noi ed ai nostri figli...ma purtroppo la fanno sempre franca!
Dario
02.11.2012 15:11
Ferrante giuro che se dicessi quello che penso di te in questo momento rischierei la pena di morte. Sei un infame che prende tangenti a tutto spiano.... Pensa a tutti quei poveri lavoratori che stai rovinando, che faticano a prendere sonno di notte, e che hanno alle spalle dei mutui da pagare... Tu che hai il c... nel burro te ne freghi, MA ricordati che un giorno dovrai renderne conto di tutto questo a qualcuno MOLTO MOLTO più importante di te! Riflettici.