Sacchetti, Assoecoplast ricevuta al Ministero: "Apertura sugli oxo ma per ora le multe restano"
Dopo la manifestazione di Roma di mercoledì 7 novembre, Assoecoplast è stata ricevuta dal Ministero dello Sviluppo Economico. MAestrini: "Apertura su un possibile intervento normativo che possa consentire a questa filiera di continuare ad operare". Intanto però l'anticipazione delle sanzioni al 31 dicembre 2012 resta confermata
08 November, 2012
Il comunicato di Assoecoplast
In occasione della manifestazione di protesta organizzata di fronte al Ministero dello Sviluppo Economico, una numerosa delegazione di AssoEcoPlast è stata ricevuta trovando nel Ministero apertura rispetto alla possibilità di un intervento normativo che possa consentire a questa filiera di continuare ad operare. Nonostante questa apertura, il Ministero stesso non ha escluso l’intenzione di anticipare i termini delle sanzioni previste per i produttori di buste di plastica non compostabile, anche se biodegradabile, fissati per il prossimo 31 dicembre. A tal proposito il presidente di AssoEcoPlast, Claudio Maestrini, afferma che “la scelta del Governo di anticipare di un anno le sanzioni è inaccettabile e irrazionale, oltre che in aperto contrasto ad una decisione votata dal Parlamento lo scorso marzo. Siamo fiduciosi” prosegue Maestrini “che possa essere ancora una volta il Parlamento a cancellare un’ingiustizia quale è la norma introdotta nel cosiddetto Decreto Crescita, norma che, di fatto, ucciderebbe in poche settimane oltre un centinaio di aziende insieme a migliaia di posti di lavoro e a centinaia di milioni di fatturato”.
“Con un lettera inviata al Governo” continua Maestrini “la Commissione Europea ha affermato che non ci si appropria di un mercato per decreto, per di più imponendo un prodotto ancora controverso dal punto di vista ambientale, come la cosiddetta bioplastica compostabile, che ha un impatto non secondario anche sulle tasche dei cittadini-consumatori”.
“Il governo può davvero ignorare un richiamo di questo tipo e permettere che altre migliaia di posti di lavoro vadano persi?” questa la domanda con cui il Presidente Maestrini conclude.