In Veneto semplice l'iter per passare alle fonti rinnovabili
Dalla Regione Veneto nasce una proposta che prevede per gli impianti ad uso residenziale l'installazione di pannelli fotovoltaici e solari senza la valutazione dell'impatto ambientale.
13 May, 2009
L'idea è di semplificare la burocrazia. Le famiglie e gli enti veneti, infatti, che volessero passare alle fonti rinnovabili secondo la bozza, in fase di approvazione, proposta nella Regione Veneto potranno beneficiare di procedure semplificate.
Lo stabilisce il progetto di legge approvato all'unanimità dalla commissione Attività Produttive del Consiglio veneto e ora in attesa dell'ok definitivo da parte dell'assemblea regionale.
L'iniziativa semplificherebbe i procedimenti autorizzativi per l'installazione di impianti solari termici e di impianti fotovoltaici ad uso residenziale (con potenza fino a 20 kw), esonerandoli dalla procedura di valutazione di impatto ambientale.
Un provvedimento che potrebbe apparire come un'arma a doppio taglio che da una parte incentiverebbe il passaggio alle fonti alternative, ma nello stesso tempo potrebbe sviluppare forme di abusivismo.
Il testo di legge licenziato dalla commissione prevede, infatti, che per realizzare impianti solari o fotovoltaici sul tetto della propria abitazione sia sufficiente una semplice comunicazione preventiva al Comune territorialmente competente.
Resterà invece necessario per gli impianti ad uso terziario o produttivo o progettati in modo non aderente all'edificio sottoporre il progetto a denuncia di inizio attività (Dia) e attendere l'assenso del comune competente.
Verrà inoltre istituito un fondo regionale di rotazione, con una dote finanziaria di 2 milioni di euro, per finanziare con contributi in conto interesse i privati, gli enti pubblici e le Onlus che installeranno impianti fotovoltaici e solari termici dimensionati per il proprio autoconsumo, cioè sino a 20 kw di potenza per gli impianti fotovoltaici e sino a 30 metri quadrati di superficie per gli impianti solari.