AssoEcoPlast, gli oxo-biodegradabili punzecchiano i bio-shopper compostabili
Assoecoplast polemizza sulla ricerca ISPO presentata da Assobioplastiche: "Se la popolazione italiana dimostra una così apprezzabile attenzione a questo argomento è auspicabile che anche il prossimo Governo affronti in modo deciso e radicale il dibattito sugli shopper, che non può essere ancora gestito in maniera ideologica come si è fatto sino ad ora." Il testo del comunicato. "Negli Emirati Arabi si adottano i nostri sacchetti."
24 January, 2013
AssoEcoPlast accoglie favorevolmente le ricerca effettuata per conto di Assobioplastiche sugli atteggiamenti degli italiani nei confronti della chimica verde e delle sue principali applicazioni. “Non possiamo non essere lieti di apprendere che la popolazione italiana è fortemente sensibile rispetto ai temi legati alla sostenibilità ambientale e favorevole nei confronti dei materiali ecocompatibili che, bisogna ricordare, non sono solo quelli compostabili, ma tutti quelli che hanno la caratteristica fondamentale di biodegradarsi nell’ ambiente come quelli prodotti dalle numerose aziende che aderiscono alla nostra associazione. Sacchetti che, come è stato rilevato da un importante settimanale nazionale qualche giorno fa, presentano tra l’altro non pochi problemi nell’utilizzo vista la loro fragilità e “leggerezza”.
“Saranno anche ecologiche ma si sfondano subito, non sono pratiche, sono quasi inutili” sono stati alcuni commenti forniti dai volti noti del mondo della tv a cui in occasione dell’articolo è stata chiesta un’opinione”.
Commenta così Claudio Maestrini, presidente di AssoEcoPlast, i dati di Ispo Ricerche divulgati oggi da Assobioplastiche. “Vorrei aggiungere” prosegue Maestrini “che se la popolazione italiana dimostra una così apprezzabile attenzione a questo argomento, è auspicabile che anche il prossimo Governo affronti in modo deciso e radicale il dibattito sugli shopper che non può essere ancora gestito in maniera ideologica come si è fatto sino ad ora. Pertanto ribadiamo la necessità di aprire un Tavolo tecnico di confronto tra tutte le parti coinvolte”. Il presidente Maestrini sottolinea infine che “I sacchetti con additivi verdi rappresentano una validissima alternativa green al problema della dispersione della plastica nell’ambiente, sono riconosciuti e utilizzati in altri paesi (Emirati Arabi, Marocco, Pakistan per esempio) e soprattutto a livello europeo tanto che la Commissione Europea, nella sua lettera indirizzata al Governo italiano lo scorso 26 ottobre ha chiaramente statuito che la normativa italiana sugli shopper viola la Direttiva europea 94/62/CE sugli imballaggi”.
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