SMOG DA PM10: PICCHI ALLARMANTI ANCHE A VIA TOR PIGNATTARA
04 March, 2004
ROMA…CAPITALE DEL FRACASSO LE CORSIE PREFERITE DEI ROMANI? …LE PREFERENZIALI: SU VIA SALARIA PIÙ DI 2 INVASIONI AL MINUTO PRESENTATI OGGI I DATI DEL TRENO VERDE DI LEGAMBIENTE E TRENITALIA Il Treno Verde di Legambiente e Trenitalia – la campagna di monitoraggio ambientale sulla qualità dell’aria e del rumore delle città italiane, realizzata per questa sedicesima edizione anche con il contributo di Energia e Ferrero – ha presentato oggi i dati finali relativi alla città di Roma. E a Via di Tor Pignattara, dove era posizionato quest\'anno il Laboratorio mobile dell’Istituto Sperimentale RFI (Rete Ferroviaria Italiana), le polveri PM10 hanno visto, anche in queste giornate di vento e pioggia, diversi picchi durante le tre giornate di monitoraggio, soprattutto nelle prime ore del mattino e al calare della sera, ovvero nei cosiddetti orari di punta quando la congestione da traffico arriva ai limiti del sostenibile: l\'1 Marzo alle ore 22 con 85 m g/m³ e alle 24 con 55 m g/m³; il 2 marzo alle 8 con 69 m g/m³, alle 10 con 60 m g/m³, alle 12 con 55 m g/m³ e poi di nuovo la sera alle 20 con 56 m g/m³ e alle 22 con 57 m g/m³; il 3 Marzo alle 8 con 66 m g/m³, alle 10 con 58 m g/m³, alle 12 con 55 m g/m³. La media giornaliera dei valori di pm10 è rimasta di poco sotto il limite di legge. I dati del monitoraggio ambientale sono stati raccolti grazie al laboratorio mobile dell’Istituto Sperimentale RFI (Rete Ferroviaria Italiana), posizionato in Via di Tor Pignattara 45, che ha raccolto ed elaborato i dati delle ultime 72 ore relativi alla qualità dell’aria e del rumore della Capitale. Insieme al pm10 infatti, sono stati rilevati anche biossido di Zolfo (SO2), monossido di Carbonio (CO), biossido di Azoto (NO2) e Ozono (O3); fortunatamente tutti sotto i limiti di legge. Grande preoccupazione arriva anche dai dati del rumore, un rumore assordante che si e’ mantenuto, durante il periodo diurno, sempre al di sopra dei 70 decibel, contro i 65 db previsti dalla legge. E non è andata meglio di notte: infatti a fronte dei 55 db fissati dalla normativa, per le ore che vanno dalle 22 alle 6 della notte, i timpani dei romani hanno subito un rumore che ha superato i 73 db nella notte tra il 29 febbraio e il 1 marzo, i 72 db in quella tra il 1 e il 2 marzo, e 66.2 db in quella tra il 2 e il 3 marzo. Ma il Treno Verde ha scattato anche un fotografia sullo stato di inquinamento da benzene. Il monitoraggio è stato effettuato nelle strade di Roma tramite l’utilizzo del radiello durante la giornata dell’11 febbraio. Le analisi sono state ottenute grazie all’aiuto di alcuni vigili urbani che si sono alternati per il campionamento, effettuato durante normali ore di servizio. Con loro il radiello ha percorso le strade di Testaccio, di Via Nazionale, di Via Cristoforo Colombo; è stato poi portato allo Stadio Olimpico e nella zona del Lungotevere Maresciallo Diaz. Il risultato è stato di ben 16 m g/m³ registrati, ossia 6 mg/m³ fuori-legge, a fronte di un campionamento ambientale di 12 m g/m³: è significativo il fatto che il risultato più alto e quindi più preoccupante sia abbinato a chi passa così tante ore nel traffico per lavoro. Questo il quadro fornito da Legambiente e presentato oggi nel corso della conferenza stampa a bordo del Treno Verde, a cui hanno partecipato tra gli altri: Gianluca Della Campa, portavoce nazionale del Treno Verde; Vittorio Valentini, responsabile dell’Istituto Sperimentale RFI per la campagna Treno Verde; Enrico Sciarra, Direttore trasporto Lazio di Trenitalia; Lorenzo Parlati, Presidente di Legambiente Lazio insieme all’Assessore alle politiche mobilità e trasporto Mario Di Carlo e Dario Esposito, Assessore all’ambiente; Amedeo Trolese, Assessore Mobilità del 6° Municipio dove era posizionato il laboratorio. E un monitoraggio sulle corsie prefenziali ha confermato una situazione di costante invasione da parte di macchine, motorini, pullman. A via Nazionale dalle 17 alle 17.45 dell\'1 marzo sono state 73 le infrazioni (34 auto blu, 23 motocicli, 9 auto private, 1 pullman, 3 furgoni, 4 biciclette), nei 100 metri di Via Salaria all\'altezza di Via Savoia, 2 infrazioni al minuto (60 auto private, 58 motorini, 7 furgoni, 1 pullman, 2 biciclette in un\'ora), a Via Nomentana in 60 minuti ben 75 macchine, 19 motorini, 13 furgoni e 1 bicicletta. \"I dati del Treno Verde confermano la grave situazione di inquinamento da polveri e acustico nella città di Roma, anche nelle periferie. – commenta Lorenzo Parlati, Presidente Legambiente Lazio – I dati sono estremamente chiari: la salute dei romani è a rischio e bisogna intervenire subito, con misure immediate e a medio termine, in attesa dei tempi più lunghi per realizzare interventi strutturali che vanno messi in cantiere da subito. Le prime sei giornate di targhe alterne hanno confermato l’utilità di questo provvedimento per ridurre la circolazione privata, dal 18 al 28 per cento nelle diverse date, e chi era contrario sbagliava. Ora bisogna continuare nella limitazione del traffico privato: nell\'immediato le targhe alterne vanno all’allargate nell’orario a tutto il giorno ed estese anche ai motorini, che danno un contributo significativo alle PM10. Da giorni abbiamo anche lanciato la proposta di nuovi blocchi totali della circolazione privata programmati, almeno uno al mese, senza aspettare nuovi allarmi, a partire dalla prossima Domenica a piedi del 21 marzo. A medio termine, bisogna dare più spazio al mezzo pubblico, con 50 km di nuove preferenziali protette, che vanno controllate impedendone l\'invasione da parte di mezzi di ogni genere come abbiamo monitorato in questi giorni. Bisogna avviare ZTL nelle periferie sul modello S. Lorenzo, a partire da Trastevere e Testaccio, istituire aree pedonalizzate, corsie e piste ciclabili, anche attraverso i Piani Particolareggiati del Traffico nei Municipi. Su questo il piano di risanamento dell\'aria della Regione Lazio è surreale: mentre i cittadini tutti i giorni sopportano un livello di inquinamento sempre più grave è profondamente sbagliato affermare che per ridurre le polveri sottili non si debba limitare il traffico privato e privilegiare quello pubblico. In più la Regione fornisce solo dati, senza quasi prevedere interventi, a meno di una proposta di rottamazione per i veicoli merci e per i motorini, per i quali non prevede nessun investimento serio per realizzarli. Lombardia ed Emilia Romagna hanno già sottoscritto accordi di programma con il Ministero dell\'Ambiente, e a valle di questi con i Comuni, che porteranno diversi milioni di euro nelle casse regionali, cosa aspetta il Lazio?\" Nel piano di risanamento dell\'aria la Regione dice, infatti, testualmente che \"per quanto attiene al Pm10 (...) non sembra che una sostituzione del trasporto privato con trasporto pubblico possa influire significativamente. (...) la sostituzione del traffico privato con trasporto pubblico potrebbe non apportare significative diminuzioni se non addirittura un aumento delle polveri.\" \"Con il Treno Verde – ha dichiarato Gianluca Della Campa, portavoce nazionale del Treno Verde - i cittadini tornano a chiedere in maniera forte azioni concrete e immediate contro il traffico e lo smog. Le politiche avviate devono con urgenza portare novità in città sulle pedonalizzazioni, sulle piste ciclabili, con chiusure e limitazioni alla mobilità privata, realtà ancora del tutto assenti. Serve una seria programmazione strutturale, che porti ad un sostanziale ridimensionamento del traffico privato, il quale resta ancora il principale ostacolo ad una mobilità urbana realmente sostenibile. Bisognerebbe investire maggiormente sul trasporto pubblico, vera risposta allo smog, che invece continua ad essere penalizzato dal governo centrale, il quale sembra orientato verso un continuo taglio dei fondi nel settore\". Vittorio Valentini, responsabile scientifico RFI del monitoraggio realizzato a Roma, commenta in questo modo i dati: \" Nei tre giorni di monitoraggio acustico, il superamento medio dei limiti è stato di circa 8 db(A) nel periodo diurno, e di circa 12 db (A) in quello notturno. Il rumore di fondo durante la notte si mantiene costante sopra i 72 db, evidenziando una rumorosità notturna non conciliabile con il riposo dei cittadini. Per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, non si sono registrati superamenti dei limiti imposti dalla normativa degli inquinanti classici (pm10, CO, O3, SO2, NO2). Il benzene registrato dal monitoraggio effettuato tra il 14/02 e il 21/02 ha superato la soglia di 10 m g/m³fissata dalla legge\". Tutti gli studi presi in esame dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università \"la Sapienza\" di Roma sono concordi nell’affermare che valori di rumorosità notturna inferiori ai 40 decibel consentono dormite di 20 minuti più lunghe rispetto alla media; mentre se il frastuono supera i 70 db aumenta fortemente la possibilità della riduzione o della scomparsa delle fasi IV (sonno profondo) e Rem (sogno) del sonno. L\'Oms afferma che la rumorosità notturna è superiore ai livelli massimi di tollerabilità per l’orecchio umano nel 98% delle aree urbane italiane. Mentre nell’UE almeno 110 milioni di persone sono esposti al rischio decibel da traffico veicolare\". LE ANALISI DEL TRENO VERDE 2004 ROMA – Via di Tor Pignattara, 45 – dal 1 al 3 Marzo 2004 L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO: Inquinanti Monitorati 01/03 02/03 03/03 Limiti di legge (al 2004)* Pm10**** 44 50 48 Limite giornaliero: 55 Obiettivo di qualità: 40 Biossido di Zolfo**** 6 7 8 Limite max sulle 24 ore: 125 Soglia di allarme: 500 Biossido di Azoto** 236 133 176 Limite orario: 260 Limite annuo: 54 Monossido di Carbonio*** 2,1 1,6 2,1 Limite giornaliero su otto ore: 12 Ozono** 64 48 48 Livello di attenzione: 180 Livello di allarme: 360 Legenda: ** microgrammi su metrocubo (m g/m³) – picco orario *** milligrammi su metrocubo (mg/m³) – picco orario nella media di otto ore **** microgrammi su metrocubo (m g/m³) – media su 24h * La normativa: i limiti di legge degli inquinanti sono fissati dal nuovo decreto ministeriale n° 60 del 2002, che prevede un percorso di avvicinamento decrescente nel tempo fino ai nuovi limiti da raggiungere tra il 2005 ed il 2010. L’INQUINAMENTO ACUSTICO: Via di Tor Pignattara, 45 01/03 02/03 03/03 Livello equivalente continuo diurno (6-22) 73,7 72,6 74.3 Livello equivalente continuo notturno (22– 6) 66,5 67,2 66.2 La normativa: i limiti di legge per i livelli di rumore sono dettati dal Dpcm 14/11/1997, che prevede un limite di 65 decibel nelle ore diurne e di 55 decibel nelle ore notturne. IL BENZENE: Il monitoraggio del benzene a Roma è stato effettuato attraverso il radiello, un campionatore passivo brevettato dalla Fondazione Maugeri di Padova ed analizzato dall’Istituto Sperimentale di RFI, in due modalità diverse. Nel periodo compreso tra il 14/02 e il 21/02 uno dei radielli è stato posizionato in esterno per una settimana consecutiva, mentre un altro l’11/02 ha seguito la giornata di \"volontari-cavie\". MODALITÀ DI CAMPIONAMENTO VALORE RILEVATO In m g/m³ AMBIENTALE: radiello posizionato in V.S. Lorenzo, dal 14/02 al 21 febbraio 12 PERSONALE: radiello indossato per circa otto ore da vigili urbanil’11/02, dalle 8:30 alle 23:30 16 La normativa: la concentrazione di benzene nell’aria è regolata dal decreto ministeriale del 25/11/1994 che pone un obiettivo di qualità annuale pari a 10 m g/m³. Vale a dire che la media annuale delle medie giornaliere di concentrazione di benzene non deve superare questo valore. Va sottolineato, però, che la Comunità Europea vorrebbe portare questo valore a 5m g/m³, entro il 2005. Il benzene è una delle sostanze più pericolose per la salute, si produce attraverso la combustione e dall’evaporazione delle auto in sosta, e viene emesso dal traffico veicolare come sottoprodotto delle benzina e degli altri componenti aromatici. É stato classificato cancerogeno dall’Associazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro, l’esposizione a concentrazione di 1 m g/m3 di benzene per tutta la vita può determinare un aumento del rischio di leucemie di quattro casi su un milione di persone. POLVERI Le polveri sono costituite da un’ampia varietà di sostanze solide e liquide: ossidi, solfati, cloruri, carbonati, silicati, solfuri, cloruri ed altri composti di metalli e combustibili. Dai veicoli a motore viene circa il 60% delle emissioni di polveri, ceneri e fumi che portano con se molte sostanze tossiche e cancerogene.Le particelle più insidiose sono quelle denominate PM10. Le PM10, sono la frazione respirabile delle polveri che grazie al piccolo diametro può arrivare sino alle vie più profonde portandosi dietro sostanze altamente inquinanti e spesso cancerogene come il benzo(a)pirene e l’aresenico e il mercurio e inoltre sono potenziali responsabili di irritazioni ad occhi e vie respiratorie.