Sarà stato il timore per la possibile localizzazione dell\'inceneritore sul territorio o un\'accresciuta coscienza ambientale, sta di fatto però che a Volpiano la differenziata è aumentata in breve del 40 per cento con una riduzione dei rifiuti a monte del 20 per cento. Risultati tali da far ormai parlare del «caso Volpiano», un modello da esportare, al punto da presentarlo, durante un convegno a Palazzo Cisterna. Incontro cui hanno partecipato il presidente e l\'amministratore delegato di Seta, la spa, interamente a capitale pubblico con sede a Settimo, che gestisce il servizio ed effettua la raccolta rifiuti in numerosi Comuni della provincia. Il servizio era iniziato il 3 novembre scorso e come primo passo il Comune ha deciso l\'abolizione della Tarsu, introducendo una «tariffa d\'igiene ambientale» riscossa direttamente da Seta. «In questo modo - ha spiegato l\'amministratore delegato di Seta, Vincenzo Barrea - l\'azienda è diventata gestore unico dell\'igiene ambientale, curando integralmente il servizio dalla raccolta alla riscossione della tariffa». Ogni cittadino è stato dotato di biopattumiere che vengono raccolte in contenitori più grandi, mentre tutti i materiali ingombranti, ramaglie, imballaggi e indumenti possono essere portati gratuitamente nell\'apposito ecocentro. Al dibattito sono anche intervenuti il sindaco di Volpiano, Francesco Goia, l\'assessore regionale Ugo Cavallera e il vice presidente della Provincia, Giuseppe Gamba.