Le due ruote \"padrone del traffico\"
23 March, 2004
Oggi il 36,4 per cento degli italiani, contro il 25,5 per cento del 2001 viaggiano su scooter e moto. Ecco come... Sondaggio Aci-Censis di VINCENZO BORGOMEO Il titolo della ricerca 2004 Aci Censis lascia poco spazio alle interpretazioni: \"Il patentino per i nuovi padroni del traffico\". E basta il primo dato per capire il discorso: il 36,4% degli italiani, contro il 25,5% del 2001 ora viaggiano su scooter e moto. Una specie di mania collettiva, obbligata però dal pessimo servizio offerto dai mezzi pubblici. \"Non voglio scagliarmi sempre contro il servizio pubblico - ha detto il presidente dell\'Aci Lucchesi - non ce l\'ho con nessuno, ma questi dati si commentano da soli...\". I \"forzati\" delle due ruote infatti vedono un aumento dei 40enni e dei 50enni e degli ultra 65enni che ormai sono più numerosi degli under 34 (il 6,5% contro il 6,1%). E se a questi dati i costruttori iniziano a brindare, c\'è poco da stare allegri. La maturità degli utenti non coincide con un aumento del senso civico. Anzi: lievita fino al 40% la percentuale dei \"dueruotisti\" che violano il Codice della strada, commettendo anche più infrazioni contemporaneamente. Sono alcune delle conclusioni del \"VII Rapporto Due Ruote Aci-Censis 2004\", intitolato \"Il patentino per i nuovi padroni del traffico\", appena presentato proprio dal presidente dell\'Aci, Franco Lucchesi, e dal direttore generale di Censis Servizi, Roberto Ciampicacigli. Un rapporto che sottolinea come ormai la mobilità è sempre più spesso affrontata in un\'ottica \"individualistica\": le due ruote e l\'auto. Un fai da te che porta anche a una specie di dualismo nel passaggio da \"schiavi del traffico\" a \"padroni\", usando scooter e moto, che risultano i \"mezzi più efficaci per spostarsi in città\". Ma per questo non c\'era bisogno di una ricerca per scoprirlo... Quello che invece non immaginavamo era il fatto che le donne prevalgono sia tra i nuovi utenti sia tra i \"fedelissimi\" (chi guida due ruote da più di cinque anni: nel 2003 l\'11,3%), o che scooter e moto diventano sempre più bene di famiglia. Il 44.4% degli intervistati infatti ne condivide l\'uso con altri genitori, figli o fratelli. Per la precisione il 6,8% con il padre, l\'1,4% con la madre, il 9,5% con il fratello o la sorella, il 12,1% con il partner e il 20% con il figlio. E veniamo ai costi: per le due ruote, si spendono circa 1.515 euro l\'anno, ovvero 4,2 euro al giorno, una cifra pazzesca per mezzi che dovrebbero essere soprattutto economici, ma sembra che il pubblico sia indifferente a questa voce. Mistero. \"Nel complesso - dicono all\'Aci - il consumo connesso alle due ruote appare meno pesante rispetto al 2001, con due sole eccezioni: il bollo, che il 14% degli intervistati giudica troppo salato, e le riparazioni, ritenute troppo onerose dal 18,1% del campione. Sul fronte trasgressione, cala rispetto al 2001 l\'auto-denuncia di infrazioni, ma dall\'osservazione diretta del comportamento degli utenti - una delle novità metodologiche introdotte in questa edizione del rapporto - risulta che quattro centauri su 10 infrangono il Codice della strada, commettendo anche più infrazioni contemporaneamente. Le più frequenti? Nell\'ordine, il trasporto del passeggero (15%), il mancato uso del casco (13%), il sorpasso a destra (10%), il passaggio con il rosso (8,7%), la mancata accensione delle luci (7,8%). I più indisciplinati sono i giovani fino a 34 anni, mentre a livello geografico le città più virtuose sono Verona e Roma (dove, rispettivamente, l\'84,4% e l\'82,3% delle osservazioni non ha rilevato infrazioni), la città più trasgressiva Napoli, dove appena il 9,7% degli utenti osservati ha rispettato tutte le regole. Il 58,8% degli under 17 metropolitani si trova d\'accordo con l\'introduzione del \"patentino\", il 77,3% dichiara che cercherà di ottenerlo e il 16,2% - dato su cui riflettere - ammette che se ne infischierà. Ferma al 6,5% la percentuale degli indecisi. Infine alcune considerazioni sul patentino. Stabilito che solo 700mila giovani lo prenderanmno gratis a scuola, ci saranno almeno altri 800mila ragazzi che saranno costretti a rivolgersi a strutture private. Un bel business: per un patentino si spenderà dai 50 ai 300 euro, per una spesa complessiva delle famiglie italiane compresa tra 120 e 130 milioni di euro. Facile capire perché il patentino non piace: secondo l\'Aci-Censis non è gradito dal 16% degli adolescenti. Torniamo ai numeri: il 58,8% di giovani fra i 14 ed i 17 anni si dicono d\'accordo con l\'introduzione del certificato di idoneità. Ma c\'è anche un preoccupante 16,2% che ignorerà quest\'obbligo. D\'altra parte, se si gira senza casco o in due, perché preoccuparsi di un pezzo di carta?