L´inceneritore slitta ancora - da La Repubblica del 23.03.2004
La scelta tra il Gerbido e l´area della "Servizi industriali" avverrà solo a fine giugno
25 March, 2004
Slitta a giugno, più probabilmente negli ultimi giorni (a metà mese è fissato l´appuntamento con le elezioni europee e provinciali) la scelta , fra l´area del Gerbido e quella attorno alla Servizi industriali, a Orbassano, denominata «Orba 3», per individuare la zona che accoglierà l´inceneritore. Lo sostengono Fabrizio Zandonatti e Stefano Esposito, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Trm (Trattamento rifiuti metropolitani), la società che gestirà l´impianto al servizio di un milione e 700 mila utenti. Questo slittamento, rispetto agli annunci di Comune e Provincia di una soluzione entro i primi mesi del 2004 dell´annosa vicenda, è motivato da Zandonatti ed Esposito con la necessità di «completare tutto l´iter burocratico per arrivare ad una vera comparazione fra le due arre in ballo». A dicembre, insieme all´indicazione del Gerbido come zona «ideale» per il termovalorizzatore, i sindaci dei Comuni vicino al Gerbido, chiesero di prendere in considerazione anche l?area della Servizi industriali, l´azienda di smaltimento, inserita all´interno dell´area della società «Sito» di Orbassano. Società pubblica che chiede una serie di compensazioni urbanistiche (50 mila metri quadrati da cedere) ed economiche. Sono cominciate le trattative e soprattutto sono state avviate le pratiche per definire tra le «nuove aree di pianificazione» tra i vari consorzi interessati all´impianto. «In attesa delle scelte politiche che noi dobbiamo gestire, abbiamo lavorato: noi siamo pronti a partire con la comparazione fra i due siti» dice Esposito mentre con Zandonatti annuncia l´avvio di una campagna di informazione. «Troppe notizie sbagliate e allarmistiche vengono date - osserva il presidente -. Così abbiamo deciso di allestire un sito (www.trm.to.it) in cui si scoprirà cos´è un termovalorizzatore». La campagna che parte oggi prevede anche l´affissione di 1.400 manifesti a Torino e nei Comuni coinvolti. Sono anche previsti interventi radiofonici su quattro emittenti private. Costo dell´operazione: 50 mila euro. La scelta della sede per l´inceneritore è solo un aspetto del problema rifiuti. La Provincia, sempre ieri, ha presentato i risultati di una ricerca su un campione di 500 cittadini in 99 Comuni. Positivi i risultati secondo il vicepresidente Giuseppe Gamba: «L´82 per cento degli utenti - dice - è soddisfatto della gestione dei rifiuti. Per il 96 per cento la raccolta differenziata è utile e viene dall´87 per cento della popolazione. La raccolta ?porta a porta´ , con i contenitori nei cortili, piace al 70 per cento. Il 69 per cento dà un giudizio positivo sulla pulizia delle strade, il 72 per cento di quella dei marciapiedi».