Un disservizio legato a forti interessi
Ricostruiamo la vicenda con Roberto Parachini, redattore de La nuova Sardegna
05 April, 2004
"La situazione, per quanto detto dall’amministrazione, è la seguente: è sta costituita una società mista (SAM), che però ancora non funziona. Era stata bandita una gara per trovare il socio di minoranza. Ovviamente tal gara è stata vinta da un’unica società partecipante, e le perdenti hanno presentato ricorso al TAR. Da qui una situazione di stallo totale. Dopodiché, la società vincitrice ha fondato una ulteriore società nella quale sono stati inglobati i perdenti, che dovrebbe occuparsi della gestione dell’esistente. Ma anche in questo caso sono sorti dei contenziosi…" Quindi per il momento tutto bloccato… Fino alla sentenza del 9 giugno si… anche se… Anche se? Anche se il problema è a monte: a Cagliari non è mai stata fatta una raccolta differenziata. Una situazione che l’amministrazione ha sempre giustificato con un eccessivo costo di smaltimento, visto che si sarebbe dovuto trasportare il tutto sul continente… eppure alcuni Comuni sardi ce l’hanno fatta, ad esempio Quartu… Allora cosa c’è dietro? Dietro c’è una storia di interessi, sia politici che economici… Storicamente Cagliari conferiva nella discarica di Serviana. Parallelamente è stato costruito un inceneritore nella zona industriale di Cagliari che attualmente smaltisce una parte dei rifiuti cagliaritani, e che attualmente si sta ampliando con un ulteriore modulo. E come si inserisce in questo panorama la SAM? La Sam è una società fortemente lottizzata. Tenendo conto del fatto che la società che ha vinto la gara d’appalto sarà socia di minoranza per 20 anni a cinquanta miliardi di vecchie lire all’anno (totale 1000 miliardi ndr) si capisce come l’interesse sia altissimo. Inoltre è visto come un posto di potere. Quindi a cosa è imputabile questa situazione? A un disservizio causato da interessi politici, ma anche economici.