Nessun rinvio per il parcheggio di piazza San Carlo
La conferenza dei servizi non chiede la valutazione di impatto
26 May, 2004
Giuseppe Sangiorgio Nessuno stop per il parcheggio sotto piazza San Carlo: la conferenza dei servizi, riunita ieri in via Garibaldi 23, nella sede dell'assessorato all'Ecologia, non ha ritenuto necessaria la valutazione d'impatto ambientale, come peraltro era già accaduto per la ben più complessa struttura di piazza Vittorio Veneto. Quindi il progetto per il parcheggio ad un piano sotto il Caval 'd Brons, può decollare. L'assessore Maria Grazia Sestero, a questo punto, seguirà la tabella di marcia prevista: domani verranno aperte le buste per assegnare il cantiere all'impresa che proporrà i prezzi più vantaggiosi e le migliori garanzie di serietà e di rispetto rigoroso dei tempi di attuazione. La piazza, com'è noto, sarà chiusa alle auto per consentire al gruppo vincitore dell'appalto di procedere senza problemi di traffico a fianco del cantiere. La chiusura dell'area alle auto, secondo gli uffici dell' assessorato alla Viabilità, dovrebbe partire dopo il 24 giugno, festa di San Giovanni, con scavi nei giorni successivi, ossia ai primi di luglio. Traguardo finale: Natale 2005, quando, comunque, il «salotto della città» dovrà essere risistemato almeno in superficie ed agibile per le Olimpiadi del febbraio 2006. La risoluzione della conferenza dei servizi (dal 2001 è passata dalla competenza della Regione a quella di Palazzo Civico ed è formata da tecnici comunali, a cui, per l'occasione, si sono aggiunte, su invito, le sovrintendenze ai Beni ambientali ed architettonici e ai Beni archeologici) è arrivata dopo un dibattito di circa tre ore, dalle 15 alle 18. Durante le quali sono stati esaminati soltanto gli aspetti logistici della futura costruzione, senza entrare nel merito politico della questione, approfondito, peraltro, lunedì in Consiglio comunale. Ed è proprio dalla Sala Rossa che è arrivata l'ultima raccomandazione-ostacolo, sotto forma di mozione della maggioranza che impegna, come abbiamo pubblicato ieri, sindaco e giunta a riportare il progetto in commissione prima di dare via libera alla realizzazione di quel parcheggio ad un piano sotto terra che potrà ospitare circa 400 auto, quelle oggi parcheggiate a cielo aperto. Il sindaco Sergio Chiamparino non ha voluto aggiungere nulla all' annuncio di via libera espresso dalla Conferenza dei servizi, mentre l' assessore Maria Grazia Sestero, visibilmente soddisfatta, ha anticipato che il controllo dei tempi di esecuzione dell'opera dovrà essere rigoroso, visto che da luglio al dicembre 2005 ci sono 18 mesi esatti, che obbligheranno i costruttori ad una corsa ad ostacoli e senza distrazioni per evitare «ritardi esiziali». Perplessi i gruppi ambientalisti, anche del dibattito di lunedì in Sala Rossa. Scrive Alba Di Carlo per il Comitato di Largo respiro: «Non è pensabile ascrivere ai soli Verdi e a Rifondazione comunista tutte le svariate motivazioni e le "intelligenze" che la città ha espresso, battendosi con noi contro quel parcheggio: facendo entrare le auto sotto il Caval 'd Brons non si può certo pedonalizzare quell'area». Parere negativo, ma per motivi opposti, dal centro-destra. «Non accogliendo la nostra proposta di realizzare un secondo piano interrato - si limita a dire il capogruppo di An, Ferdinando Ventriglia - la giunta imporrà ai torinesi una struttura insufficiente destinata, purtroppo, a durare almeno mezzo secolo».