A Firenze l’uscente Domenici si scontra con Valentino e la “prof” De Zordo
Viabilità, infrastrutture e inceneritore i temi del contendere
01 June, 2004
Tramvie, metropolitana, Alta Velocità ferroviaria, aeroporto, circonvallazione nord , parcheggi, ztl e inceneritore sono fra i temi che scaldano di più questa campagna elettorale per le comunali del prossimo giugno a Firenze. Ma non dividono solo il sindaco uscente e ricandidato dell’Ulivo, Leonardo Domenici, dal candidato della Casa della Libertà, l’ex sovrintendente Domenico Valentino, ma anche e soprattutto dalla candidata di sinistra Ornella De Zordo, la “prof” del Laboratorio per la Democrazia di Paul Ginzburg, appoggiata dalla lista dei “movimenti”, “unaltracitta/unaltromondo”, da Rifondazione Comunista e dalla lista dei Comitati Cittadini. Ci sono altri candidati di centrodestra, quali lo storico medievalista Franco Cardini, espressione di più liste civiche, e l’avvocato Luca Saldarelli, sostenuto da radicali e lista Saldarelli-Sgarbi, che sostengono entrambi posizioni critiche ma relativamente significative nei confronti del programma di Domenici. Grandi infrastrutture e viabilità I prossimi cinque anni saranno quelli dei grandi cantieri e delle grandi trasformazioni della città, progettati dal sindaco uscente Domenici e confermati come priorità nel suo nuovo programma elettorale: “la città che si trasforma per guarire dal traffico” è del resto il titolo del capitolo. Si tratta delle tre linee di tramvia, del tunnel di 7 chilometri dell’Alta Velocità e della stazione in sotterranea, dei parcheggi sotterranei in project financing già in avanzata costruzione sui viali di circovallazione, a cui si aggiungeranno la terza corsia sull’Autostrada del Sole, il by-pass del Galluzzo a sud della città, le corsie protette per il trasporto pubblico su gomma, il treno con servizio metropolitano (“vera e propria metropolitana di superficie, che funzionerà una volta terminato il sottoattraversamento ferroviario dell’Alta velocità”), le due nuove piste dell’aeroporto di Peretola, la progettazione della circonvallazione nord di collegamento est-ovest della città, da Rovezzano a Castello (“alleggerirà enormemente il traffico sui viali”). Il candidato di centrodestra Valentino concorda con Domenici sull’Alta Velocità, sulla tangenziale nord, sull’aeroporto, ma dissente sulle tramvie (“revisione della seconda e e terza linea perché la prima è ormai in via di attuazione”), sulla terza corsia autostradale perché “insufficiente” (e chiede la bretella autostradale, da Barberino a Incisa), e vuole una sistema di metropolitana sotterranea che unisca il centro con le periferie. Contraria radicalmente alle grandi infrrastrutture De Zordo, la cui candidatura è nata dai “contrasti programmatici” di alcuni mesi fa fra Domenici e il “Forum per Firenze”, luogo di confronto fra movimenti, associazioni e partiti del centrosinistra che puntavano a un programma elettorale “partecipato”. No all’Alta Velocità (“Il nodo fiorentino deve essere risolto con un passaggio in superficie, evitando il devastante impatto ambientale del sottoattraversamento”), cancellazione della circonvallazione nord (“presuppone un enorme costo economico ed ambientale e favorisce solo il traffico veicolare privato“), nessun potenziamento dell’aeroporto. Si invece alle tramvie, a nuove corsie per i bus, treno metropolitano, rete di piste ciclabili (“in pochi anni può arrivare allo sviluppo di 100 km “) e percorsi pedonali. Politica della sosta e parcheggi La politica della sosta in città è stata oggetto di numerose polemiche negli scorsi mesi e anche in questa campagna elettorale. Domenici la difende: “gratuità per i residenti (ovviamente nelle rispettive zone di pertinenza) e per i pendolari tariffe agevolate e concordate”. E sostiene che “le risorse ricavate dalla “Firenze Parcheggi”, la società che gestisce la sosta, vengono reinvestite e servono alla realizzazione dei nuovi parcheggi”, cinque in costruzione e due in progettazione. Valentino invece vuol tagliare i costi dei “parcheggi turistici e non” con una sosta a a pagamento che al massimo arrivi a 50 centesimi di costo, realizzando inoltre quattro parcheggi in zone strategiche. De Zordo vuol realizzare “parcheggi scambiatori periferici, gratuiti e interconnessi con il trasporto pubblico, evitando la proliferazione di parcheggi al limitare del centro storico, che diventano fatalmente grandi attrattori di traffico”; vuole incrementare “parcheggi pertinenziali anche di piccole dimensioni” e ritiene “chiusa l’esperienza della Firenze Parcheggi, che ha di fatto realizzato una commercializzazione indiscriminata del suolo pubblico”, puntando a “rivedere la politica tariffaria, lasciando gratuite le fasce residenziali esterne, tranne che in casi di particolare concentrazione di esercizi commerciali”. Rifiuti e inceneritore Lo scontro sull’inceneritore è fra Domenici e De Zordo. Domenici sostiene che “senza di esso, entro brevissimo tempo, non riusciremo più a smaltire i nostri rifiuti, per quanto ben gestita, oculata e differenziata ne sia la raccolta. E la nostra città sarà condannata a vivere drammatiche emergenze come quelle di alcune grandi città meridionali del nostro Paese”. De Zordo invece ritiene che “la costruzione di nuovi inceneritori deve essere evitata, perché sono inquinanti, costosi, disincentivano qualsiasi politica di riduzione, raccolta differenziata e riciclaggio, perché hanno bisogno di bruciare una grande quantità di rifiuti per essere economicamente vantaggiosi”, e punta quindi all’incremento della raccolta differenziata, la riduzione dei rifiuti solidi urbani, speciali e pericolosi.