Una multa "finta" per difendere ciclisti e pedoni dagli automobilisti
Continua lo scontro sulla ciclopista di via Bertola
30 October, 2003
LEONARDO BIZZARO È l´inferno del ciclista, quella striscia rossa che da via XX Settembre porta gli incauti pedalatori a corso Siccardi e oltre, a raggiungere Porta Susa. Fin dalla sua creazione, la pista ciclabile di via Bertola è stata un´arena da Rollerball, un ring dove gli automobilisti sfidano i nemici a due ruote, vincendo perlopiù. L´abitudine al parcheggio in doppia fila, nella parte più stretta della strada, dà il via libera ai guidatori che regolarmente invadono l´area riservata ai ciclisti, senza troppi riguardi. Chi ci rimette, ovviamente, è il più debole. Inutile qualsiasi tentativo di rimediare alla situazione, la sopraelevazione della pista - una massicciata di cemento che dovrebbe impedire una volta per tutte l´accesso alle quattro ruote - promessa dal Comune ormai da qualche anno, finora non è andata in porto. Se ne parlerà in primavera, forse. Intanto si può sperare, illusi, nell´educazione degli automobilisti. Ma stamattina scendono in strada gli ambientalisti di Ecopolis, blocchetto di multe alla mano. Finto, per carità, ma sarebbe un buon segnale, se i parcheggiatori selvaggi volessero capire. Ci vorrebbe un filo di buona volontà, visto che vigili, da quelle parti, se ne vedono davvero pochi. Le automobili abbondano, invece, non solo sulla pista ciclabile, pure sulle strisce pedonali e sul marciapiede, affastellate senza ordine, incastrate dovunque riescano a entrare. Perché la vita è difficile anche per i pedoni, in quell´angolo di città. Chissà se una multa finta basta per convincere gli «invasori».