Com´è bello lo shopping pedalando tra le vetrine - del 8 giugno 2004
18 June, 2004
È di pochi giorni fa l´inaugurazione della rinnovata pista ciclabile di via Bertola, un´occasione non solo per festeggiare una nuova autostrada del pedale, ma per avere conoscere i risultati dell´indagine sull´uso della bicicletta in città, secondo la quale l´8 per cento dei torinesi opta per questo mezzo a bassissimo impatto ambientale. Del resto, chiunque circoli da qualche anno per le vie della città si è reso conto di come siano cambiate le cose; basta guardarsi attorno ai semafori: dieci anni fa c´era il vuoto, ora ci si ritrova in una gradita compagnia destinata ad aumentare. Le giornate ecologiche, come l´ultima domenica, ne sono un´altra riprova: i ciclisti che, liberati dall´incubo delle auto, si riappropriano del centro della loro città sono centinaia: anziani, giovani, intere famiglie, tutti con il sorriso sulle labbra. Avete mai provato a guardare in faccia i ciclisti che incrociate? Il sorriso è una loro tipica prerogativa, non solo nei percorsi «verdi»; ora provate a fare il confronto con le facce degli automobilisti... Nella stessa occasione si è parlato di portare il già cospicuo patrimonio di percorsi ciclabili di Torino a quasi 300 chilometri, facendone senza dubbio la metropoli più ciclabile d´Italia. Certo siamo ancora lontanissimi dalle realtà del centro-nord Europa, ma le iniziative possibili per incrementare l´uso della bicicletta sono molte; fra queste la campagna «Ciclista amico del piccolo commercio», già sperimentata con successo in passato in città come Strasburgo. Le zone pedonali stanno lentamente aumentando e poco per volta i commercianti ? come è accaduto in passato nell´esperienza ormai «storica» di via Garibaldi - vanno convincendosi che possono trarre vantaggi da questa situazione. Certo, il cliente con l´auto non può più raggiungere il negozio; ma se il numero dei pedoni e dei ciclisti aumenta notevolmente, il discorso cambia. Il ciclista organizzato ha in tasca o in mente la lista delle cose che gli servono; normalmente è una persona tranquilla, che non ama la fretta né la ressa, e sa programmarsi per tempo; dunque raggiunge la sua destinazione, posa la bici assicurandola con l´indispensabile antifurto ed entra nel negozio, facendo la sua piccola spesa, o lasciandosi tentare in modo imprevisto da qualcosa che lo attira in una vetrina. Un ciclista può fare da sei ad otto piccole commissioni in un´ora e quindi visitare altrettanti negozi, senza stress e senza perdite di tempo. Uno zainetto sulle spalle, un cestino per le signore o delle capaci borse laterali sono molto utili. Quanto tempo impiegherebbe un automobilista per fare altrettanto, in centro? Molti bei negozietti sono situati nelle piccole e caratteristiche viuzze del cuore più centrale della città, magari poco visibili e di certo difficilmente raggiungibili: ma non per il ciclista, che li scopre e li avvicina con facilità. Certo, parliamo di piccolo commercio, ma non è poco, specialmente in questo periodo di crisi.