Quercia "incenerita" - da La Repubblica del 18.07.2004
Ds spaccati sul sito. La Provincia fa da arbitro
19 July, 2004
Comuni e consorzi convocati per mercoledì, ma Palazzo Cisterna sembra avere già scelto Orbassano, Beinasco, Grugliasco e Rivoli: "Scegliamo Orba3 o sarà scontro duro" Quattro ore e mezzo di faccia a faccia tra amministratori ed esponenti diessini: la scelta del Gerbido alimenta le tensioni GINO LI VELI UNA discussione di quasi quattro ore e mezza. Dura, quasi mai senza i giri di parole del politichese. Nella saletta «Intercoop» di via Perrone i vertici Ds (consiglieri di Regione, Comune e Provincia, parlamentari come Alberto Nigra e Mimmo Lucà, sindaci della cintura, amministratori di aziende pubbliche, il segretario Rocco Larizza) discutono del nodo inceneritore. Il dibattito è così acceso, da far temere, prima o poi, una colossale rissa. E´ aspra la contrapposizione. Da una parte una maggioranza che sembra non aver dubbi sulla necessità di «decidere in fretta, con senso di responsabilità» e quindi punta sul sito del Gerbido, indicato come il più idoneo (per costi e tempi di realizzazione) dallo studio commissionato da Trm, la società che dovrebbe gestire l´impianto. Dall´altra ci sono le amministrazioni di Orbassano, Beinasco, di Grugliasco e Rivoli che insistono per realizzare il termovalorizzatore sull´area occupata dalla Servizi Industriali (Orba 3). E minacciano dure mobilitazioni. A dirimere la contesa deve essere la Provincia, che ha convocato i comuni e in consorzi coinvolti per mercoledì prossimo, per una riunione che potrebbe essere decisiva. «La politica scelga» ripetono in molti come se quella in corso potesse essere scambiata per un vertice di osservatori. In realtà dietro l´invito, c´è una sollecitazione al neopresidente Antonio Saitta, che qualcuno ritiene «un terzista» in questa vicenda. La nuova amministrazione di Palazzo Cisterna con il vicepresidente Gianni Oliva e l´assessore all´ambiente Angela Massaglia un´indicazione la offre: «A parità di condizioni, mi pare che la scelta del Gerbido sia la più indicata» si sbilancia il vicepresidente che sottolinea come fondamentale sia anche il trasferimento della Servizi industriali. Più prudente la collega Massaglia: «Bisogna concertare tenendo conto però il fattore tempo: siamo in emergenza, ci sono problemi per un´eventuale proroga del funzionamento della discarica di Basse di Stura fino al 2008. Siamo come sul Titanic». Parole che in parte rincuorano il consigliere regionale Roberto Placido, uno degli animatori del comitato che sollecita la chiusura della discarica dopo gli anni di disagi sopportati dai cittadini della zona. Ma il direttore Amiat Claudio Sola ricorda i miglioramenti ambientali degli ultimi tempi e soprattutto di non legarsi a battaglie di campanile per la scelta dell´inceneritore. Ma Gilberto Giuffrida, sindaco di Beinasco è infuriato, intravede accordi poco chiari: «Il nostro territorio ha già dato. Ora diciamo basta. Noi ci facciamo il nostro inceneritore a Orba3. Torino se lo faccia nella zona nord est, a Volpiano». Gli risponde Beppe Borgogno, capogruppo in Sala Rossa: «Torino per risolvere l´impasse sei mesi fa ha offerto l´opzione Gerbido. Indietro non si può tornare». L´assessore all´ambiente della città, Ariotti, parla di «sgarbo istituzionale di Torino ma noi siamo pronti a battagliare». Giuffrida ce l´ha con Stefano Esposito. «Come amministratore delegato di Trm - dice Giuffrida - ha fatto gli interessi dei suoi soci: Torino e i consorzi della zona nord». Sbotta Esposito, nella veste di capogruppo in Provincia, nelle conclusioni: «Assurdo questo atteggiamento. Le indicazioni sono tecniche. Ci sarebbe allora da ridire su tanta insistenza nel bonificare con soldi pubblici i danni fatti da una società privata. Incredibile poi che si consideri Torino come il ?nemico´. Le manifestazioni , semmai, si devono fare davanti alla Regione che ora ha la possibilità di agire per fare andare via la Servizi industriali. La procedura di sfratto è stata avviata il 18 giugno grazie alla nostra iniziativa». L´allontanamento della storica società di smaltimento di rifiuti industriali potrebbe convincere ad abbandonare il fronte dei duri oppositori al Gerbido le amministrazioni di Collegno, Nichelino, Moncalieri.