"Gerbido, decidiamo domani"
Il vicesindaco Calgaro insiste: il sito è il più indicato per l´inceneritore, con tutte le garanzie
20 July, 2004
Ma Rifondazione chiede una moratoria: approfondiamo Prc, all´opposizione in Comune e al governo in Provincia, ha forti dubbi. E adesso mancano solo 24 ore alla riunione decisiva GINO LI VELI «La decisione per il sito dell´inceneritore si può già prendere domani, nella riunione convocata dalla Provincia. E la localizzazione non può che essere che quella del Gerbido, se non vogliamo affrontare una grave emergenza rifiuti come quella della Campania». Nel dibattito in Consiglio comunale, il vicesindaco Marco Calgaro rilancia la linea di una scelta in tempi brevi, dopo che lo studio commissionato da Trm, la società che si occuperà della gestione dell´impianto, ha dato la preferenza all´area del Gerbido, nella comparazione con quella della Servizi Industriali. «Il nostro impegno verso i sindaci e i cittadini che protestano - aggiunge Calgaro - è di non accendere il termovalorizzatore se non viene spostata la vicina Servizi industriali. La pratica per il trasferimento da un mese è sul tavolo della Regione». E´ una linea che viene condivisa da tutta la maggioranza, anche se Comunisti italiani e Verdi hanno qualche riserva più. E Rifondazione, che in Sala Rossa è in opposizione e partito di governo in Provincia, rilancia l´idea della «moratoria»: una sospensione delle procedure in attesa di approfondire tanti aspetti ritenuti ancora nebulosi (le tecnologie da utilizzare per l´impianto, la riduzione dei rifiuti alla fonte). Nella relazione di quaranta minuti, ricca di tutte le scadenze che hanno finora caratterizzato questa sorta di «telenovela» alla ricerca di un degno finale, Calgaro parte da una constatazione : «Nel settembre ´98 la Provincia - afferma- ha approvato il piano per la gestione integrata dei rifiuti che prevedeva entro il 2002 il via per la realizzazione del termovalorizzatore. Siamo ancora al palo». Poi ricorda tutte le altre tappe: le indicazioni della commissione presieduta da Luigi Bobbio, la decisione di Chivasso di sfilarsi dalla graduatoria, la non disponibilità della Fiat di concedere l´area di Mirafiori, la volontà del Comune di offrire l´area del Gerbido. «Da un anno e mezzo - sostiene il vicesindaco- noi abbiamo sempre rispettato gli impegni, anche sull´incremento della percentuale della raccolta differenziata. E con i sindaci della zona sud ovest siamo sempre stati chiari. Lo studio tecnico ha sentenziato che non è possibile utilizzare l´area della Servizi industriali per i troppi costi e i tempi lunghi di realizzazione». Una relazione apprezzata dal capogruppo Ds , Beppe Borgogno e della Margherita, Marco Borgione: «Il Comune ha sempre mostrato grande senso di responsabilità. Nel confronto con la Provincia va messo in chiaro la necessità del trasferimento della Servizi industriali». Mentre il verde Gianni Nigro ritiene prioritario «il raggiungimento del 50 per cento di raccolta differenziata», Gian Guido Passoni è preoccupato da due aspetti: «Le grosse dimensioni dell´impianto che si vuole realizzare. C´è poi il ruolo di Trm da chiarire». Una preoccupazione già espressa da Marilde Provera: «Delle scelte, degli obiettivi di questa società mai si è discusso in questa aula». Contro il ruolo dell´amministratore delegato di Trm, Stefano Esposito, da poco anche capogruppo Ds in Provincia si scaglia Agostino Ghiglia di Alleanza nazionale. E aggiunge:« La relazione è vergognosamente lacunosa. Noi abbiamo una proposta: costruire l´inceneritore su uno degli svincoli della futura tangenziale est, nel Chierese». Replica Calgaro: «E´ accertato che inquina di più il trasporto dei rifiuti». Anche Forza Italia, con Dario Troiano e Luigi Tealdi, boccia il discorso del vicesindaco.