L´ira di Basse di Stura "La pazienza è finita"
Il Comitato minaccia proteste clamorose se la discarica non sarà chiusa entro il giugno del 2005
20 July, 2004
Hanno un timore, probabilmente non del tutto campato in aria, gli aderenti al Comitato che si batte da anni, per il rispetto dell´impegno sulla chiusura della discarica di Basse di Stura: che tutte queste discussioni sulla sistemazione dell´inceneritore (l´area del Gerbido o quella della Servizi industriali, come sollecitano alcuni sindaci della zona sud ovest) faccia rinviare la scadenza, fissata nel ?92 dal commissario Riccardo Malpica, nel dicembre 2003. Così ieri alcuni dei promotori, in rappresentanza degli oltre 200 mila abitanti della zona nord della città che da decenni convivono con la discarica, alternativamente bocciata come «bomba ecologica» o glorificata come esempio di recupero ambientale, tanto da trasformarsi in un parco da fare invidia al Valentino, sono tornati a fare sentire la propria voce e a lanciare un monito: «La pazienza degli abitanti di questa zona della città ha un limite - ha ricordato Roberto Placido, consigliere regionale Ds e componente del Comitato - Vogliamo soltanto che un atto ufficiale del Comune venga rispettato. La chiusura è già stata prorogata al 2005. Qualcuno pensa ad altri rinvii. Diciamo basta. Se entro settembre, non ci saranno impegni chiari e immediati, non attenderemo che, tra qualche anno, si arrivi all´emergenza rifiuti ma siamo pronti ad accelerarla con azioni clamorose». Il Comitato sottolinea che la discarica «sopperisce alle necessità di oltre 50 Comuni: quasi tutta la cintura e buona parte della Provincia. Ogni giorno vengono smaltiti 1000 tonnellate di rifiuti. In questi anni abbiamo visto pochi preoccuparsi del problema. Abbiamo sempre dimostrato un atteggiamento responsabile e comprensibile. Ma questo non deve essere scambiato per arrendevolezza». Nel suo intervento in Consiglio comunale, il vicesindaco Marco Calgaro ha affrontato l´argomento: «Abbiamo già chiesto un grande sacrificio a questi cittadini con la proroga della discarica. Che io ho volutamente chiesto di limitare al 30 giugno 2005, proprio per verificare se entro quella data verrà messo in moto il meccanismo per realizzare l´inceneritore. Se questo non avvenisse, per quel che mi riguarda, quella scadenza sarebbe ultimativa. E chi avrà bloccato la soluzione se ne assumerà la responsabilità». (g.l.v.)