Gerbido, anche Botta sta dalla parte di Saitta - da La Repubblica del 24.07.2004
L´ex candidato della Cdl resta in aula e non partecipa all´attacco dell´opposizione
26 July, 2004
FABIO MARZANO Dopo neanche un mese sembrano già ai ferri corti: mentre i consiglieri di Forza Italia, Lega e Alleanza nazionale abbandonavano l´aula in segno di protesta, ieri l´ex candidato del centrodestra per Palazzo Cisterna Franco Botta rimaneva seduto al suo posto. Poi ha disertato una conferenza stampa convocata dalle altre forze della Casa delle libertà per protestare contro la decisione di costruire l´inceneritore al Gerbido. Un messaggio indiretto agli alleati che arriva anche dalla giunta Ghigo, di cui Botta è assessore all´edilizia residenziale, e che nella partita del brucia-rifiuti ha giocato un ruolo determinante. «Abbiamo due impostazioni diverse per fare opposizione, lasciare l´assemblea è una mossa distruttiva. L´Udc, invece, è favorevole al confronto costruttivo» ha poi dichiarato a margine del consiglio provinciale l´ex rivale di Saitta, che ha comunque attaccato nel suo intervento la linea dell´amministrazione. «Ne prendo atto, ma con rammarico» ha replicato la capogruppo di An Barbara Bonino. Meno diplomatico il collega Andrea Fluttero, il sindaco di Chivasso che è stato il primo a sfilarsi dalla graduatoria della commissione Bobbio: «Non c´è nulla di strano nell´atteggiamento di Botta, una volta terminata la campagna elettorale ognuno agisce come crede. Non esiste un leader della minoranza» . Una messa in mora del partito di Follini che la capogruppo di Fi Nadia Loiaconi ha cercato di sdrammatizzare: «Decideremo su ogni singolo caso senza pregiudizi» . Anche il centrosinistra, però, ha dovuto fare i conti con i dubbi al suo interno. Verdi, Rifondazione comunista e Italia dei valori, che continuano a sostengono la maggioranza dell´Ulivo allargato, hanno chiesto al presidente Saitta maggiori garanzie sulla sicurezza dell´impianto, un percorso più trasparente per la scelta del sito che ospiterà il termovalorizzatore e l´impegno sia trasferire la Servizi industriali che a chiudere la discarica di Basse di Stura. A Beinasco invece, dove il consiglio comunale aperto di giovedì sera è finito in rissa, ieri la giunta del sindaco Gilberto Giuffrida ha approvato una mozione per chiedere alla Provincia di rinunciare al Gerbido. Oggi, a Carignano, nella sede del consorzio Covar 14, sarà presentato ai sindaci interessati lo studio di comparazione tra Gerbido e Orba 3. «E´ una situazione insostenibile dal punto di vista ambientale non si può convivere con due siti così inquinanti» ha confermato Giuffrida, che ora minaccia di far saltare l´accordo con Palazzo Cisterna per l´allestimento del casello della Torino-Pinerolo a Beinasco. La giunta Saitta dovrebbe approvare la delibera per l´ok definitivo al Gerbido all´inizio di settembre. «Per quella data ? ha poi affermato il capogruppo dei Ds Stefano Esposito, peraltro duramente attaccato dalle opposizioni e accusato di essere il deus ex machina dell´intera operazione ? sarà necessario imbastire un dibattito per il secondo termovalorizzatore, che dovrà servire l´area nord della provincia di Torino, da Ivrea fino alla Valle d´Aosta» .