Lo stop di piazza San Carlo - da La Repubblica del 11.09.2004
Il Tar blocca i lavori sul ricorso ambientalista
13 September, 2004
Una "sospensiva" in attesa del giudizio finale. L´assessore Sestero replica: "Entro martedì una nuova delibera risolverà tutto". Ma gli ecologisti insistono: "Rinunciate al parcheggio, non sarà finito per il 2006" GINO LI VELI Un´altra tegola per il contestato parcheggio di piazza San Carlo, causa di dure polemiche politiche nei mesi scorsi: il Tar ha deciso di sospendere per il momento i lavori per il parking sotterraneo. Così il tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di associazione ambientaliste (il circolo Ecopolis di Legambiente, Pro Natura, Italia Nostra), già promotori della delibera d´iniziativa popolare respinta dal Consiglio comunale e da alcuni residenti e commercianti della piazza che contestano un aspetto procedurale: la verifica di impatto ambientale dell´opera. E´ stata eseguita sul progetto esecutivo e non come prevede la legge su quella preliminare, che consente osservazioni da parte dei cittadini. Rilievo che i giudici amministrativi hanno evidentemente ritenuto fondato se hanno accordato il blocco temporaneo dell´intervento, rinviando ad una prossima udienza la discussione sul merito del tema sollevato. In Comune hanno accolto il nuovo sgambetto che atterra, momentaneamente, la contestata opera con formale freddezza e voglia di andare avanti ma con ufficiosa irritazione. «Stiamo valutando due strade - dice l´assessore alla Viabilità. Maria Grazia Sestero- La prima è quella di rivolgersi al Consiglio di Stato per contestare la decisione del Tar che però non entra nel merito. La seconda è una soluzione amministrativa progettuale che ci permetta di proseguire nei lavori pur rispettando l´ordinanza del Tar». La soluzione dovrebbe arrivare tra qualche giorno, martedì al massimo, nella riunione di giunta. La verifica di impatto ambientale è obbligatoria per parcheggi con capienza superiore a 450- 500 posti. La tesi difensiva del Comune è che per scrupolo è stata chiesta nel progetto esecutivo, quando è emersa la possibilità che l´impianto venisse collegato a quelli di via Roma e piazza Castello dell´Aci, facendolo diventare quindi una struttura da 800 posti. Ma quello di piazza San Carlo, affermano a Palazzo Civico, resta un parking da 370 posti. E lo si dimostrerà nel provvedimento di martedì. «Noi rispettiamo l´ordinanza che non dice che il parcheggio non si deve fare - aggiunge Sestero - Siamo tranquilli e convinti di completare l´intervento nei tempi stabiliti, cioè fine 2005. «Sarebbe negativo per la città fermare un cantiere dopo che l´opera è stata avviata». Contesta l´ottimismo dell´assessore, Eva Biginelli, di Legambiente- Ecopolis, leader del gruppo dei contestatori, che in passato ha avuto nel mirino altri lavori (il tunnel di corso Spezia, la nuova piazza d´Armi, l´autorimessa sotterranea di piazza Vittorio). Dopo molte sconfitte, ecco il primo successo dal Tar. «La decisione - dice- dimostra che le nostre regioni erano fondate. Non siamo dei fondamentalisti della protesta. C´è un altro aspetto da prendere in considerazione dopo la sospensione dei lavori: non si può abusare dei poteri o addirittura dei superpoteri che il sindaco chiede per le Olimpiadi, evitando così di rispettare il parere cittadini». Ma qual è il prossimo obiettivo dei contestatori del progetto? «Il Comune farà le sue contromosse, è ovvio. Ma credo che il provvedimento del Tar farà inevitabilmente slittare la conclusione dell´opera. La via d´uscita c´è: fare la riqualificazione in superficie, coprire tutto e rinunciare al parcheggio, che è una specie di ricatto: serve , dicono, per pedonalizzare la piazza. Non è così». Sulla vicenda ieri è anche intervenuto il presidente provinciale di An, Agostino Ghiglia. Ancora una volta, quando ci sono vicende che riguardano la viabilità , la sua ricetta è «cacciare Sestero e Biagio Burdizzo, il direttore della divisione mobilità».