Duccio Bianchi (Ambiente Italia): "Tariffazione mirata e informazione ad hoc per le utenze commercia
30 September, 2004
Dott. Bianchi, qual è lo stato della raccolta carta in Italia? Diciamo che potrebbe essere migliore… Percentuali che, secondo lei dunque potrebbero e dovrebbero migliorare… Certo, e percentuali che variano troppo a seconda del valore commerciale della carta. In che senso, scusi? Penso ai grossi uffici privati che producono molta carta. Nel momento in cui questa carta assume un valore di mercato abbastanza alto, hanno tutta la convenienza a dare la propria carta a chi gliela paga, sottraendola, quindi ai circuiti della raccolta differenziata. Ma non saranno certo solo questi i problemi della raccolta differenziata della carta… Ovviamente no. Diciamo che ci sono tre ordini di problemi. Innanzitutto le utenze commerciali medio grosse. Penso a studi di commercialisti, a istituti di ricerca come il nostro. Faccio un esempio che conosco bene: fuori alla sede di Ambiente Italia ci sono 4 bidoni, e 3 sono per la carta. Questo per dare un’idea della proporzione. Differenziando con attenzione la carta, si arriva quasi ad annullare i rifiuti indifferenziati di un ufficio. E non lo si fa? Beh, questi uffici non sono incentivati a farlo, tanto pagano una tassazione al metro quadro… Ci si affida al “senso civico”… Evidentemente bisognerebbe passare a una tariffazione mirata. E nel contempo attivare una campagna informativa ad hoc. Quali sono, gli altri problemi? In qualche modo legato al precedente è il problema dell’organizzazione della raccolta specifica nei grandi centri. Ora: le performance di raccolta differenziata sono da sempre superiori nei piccoli centri e nei piccoli comuni. Ma questo, anche se ormai è dato per scontato, non lo è per nulla. Evidentemente, bisogn trovare la quadra e risistemare i sistemi di raccolta. Manca il terzo problema… Il terzo problema grosso è la situazione del Sud Italia. Ma in questo caso non si tratta più di una specifica della carta, ma della raccolta differenziata in genere, che al Sud non è partita, oppure è partita a rilento.