letti per voi: da un convegno di Genova
da repubblica 14 nov
14 November, 2003
Al convegno organizzato dall´Ist duri attacchi alle due ruote e ai diesel Polveri, dati clamorosi "Lo smog arriva in moto" Nonostante il piano resta il benzene Oggi al Cba di scena numerosi esperti Federico Valerio: "Bene il piano Winkler ma alcuni dati non tornano ancora" MICHELA BOMPANI Le due ruote nel mirino. I motorini a due tempi, della vecchia generazione, inquinano tanto quanto un veicolo non catalizzato. A lanciare l´allarme sono Federico Valerio, Ist e Cecilia Brescianini, Arpal. Dati alla mano. Quelli che lunedì prossimo, a Roma, con il patrocinio dell´organizzazione mondiale della sanità, del ministero dell´ambiente e delle infrastrutture, verranno presentati i risultati di una campagna condotta da Arpal, provincia e comune lo scorso aprile, sull´impatto inquinante dei motocicli a Genova: e i dati confermano i sospetti. Sospetti nati da un caso tutto genovese, «l´anomalia di via XX settembre», come l´ha battezzata Federico Valerio, che all´Ist è responsabile del laboratorio di chimica ambientale. «Dall´attuazione del piano Winkler - spiega - si sono abbattuti di quattro volte gli agenti cancerogeni: mentre l´ossido di carbonio è sceso a picco, però, abbiamo notato che rimangono pressoché costanti i valori degli idrocarburi policiclici aromatici, come il benzene». Tenendo conto che, nel 2000, i motorini costituivano il 20% del parco veicolare cittadino, e che nello stesso anno il piano Winkler ha alleggerito di molto il traffico delle automobili nella via, i ricercatori dell´Ist e dell´Arpal, vedendo i dati sugli agenti inquinanti non modificati hanno fatto uno più uno. I colpevoli hanno due ruote. In prossimità dei primi dieci anni, dal decreto antibenzene del ?94, l´Ist di Genova e la fondazione Maugeri di Pavia hanno organizzato, ieri e oggi, il convegno: "Benzene, idrocarburi policiclici aromatici e polveri sottili. Dieci anni dopo: esperienze di misura e di stima del rischio nella popolazione generale" e Federico Valerio ha sfoderato buone notizie, che però resteranno tali se non si abbasserà il livello di guardia. Diminuito di dieci volte l´inquinamento a Cornigliano, dalla chiusura della cokeria, di quattro volte nelle strade cittadine monitorate, con l´applicazione del piano Winkler. Però. «Oltre all´allarme motorini - spiega Valerio - temiamo che il traffico in città, e quindi l´inquinamento, sia stato semplicemente dirottato e non sia davvero diminuito. Lo confermerebbero i consumi di benzina in città: costanti negli ultimi tre anni». Respira, poi, Cornigliano, dal 2001, quando ha chiuso la cokeria. Mentre il tetto massimo fissato dal decreto ministeriale del ?94 è di 1 nanogrammo per metro cubo di benzopirene, a Cornigliano i valori medi annui hanno toccato gli 8,3 nanogrammi per metro cubo (con picchi giornalieri fino a 50 nanogrammi per metro cubo, quando il vento spirava da sud e trasportava i fumi verso le abitazioni). I dati 2002-2003 parlano chiaro: il benzopirene nelle tre centraline, di Provincia e Ist, a Cornigliano va da 0,2 a 0,4 nanogrammi per metro cubo. «Di fatto, oggi, Rivarolo e Cornigliano - dice Valerio - hanno a stessa qualità dell´aria». Lancia l´allarme, Valerio per le strade «a canyon», dove ossido di carbonio e idrocarburi si annidano con più facilità e dove è stato spinto il traffico dalla rivoluzione Winkler. «Non dobbiamo abbassare la guardia per le polveri sottili - aggiunge - che veicolano agenti cancerogeni. E´ per questo che anche i motori diesel vanno sorvegliati».