CONCLUSI GLI STUDI PER L’INCENERITORE A TORINO
Gerbido e Volpiano i siti migliori, ma c’è un’altra ipotesi
25 November, 2003
Le aree del Gerbido e di Volpiano, rispetto a quella di Strada del Francese, sono le più adatte ad ospitare il termovalorizzatore, così come i due siti di Montanaro sono migliori, rispetto a quelli di Foglizzo e Torrazza, per ospitare la discarica. E’ quanto emerso questa mattina nel corso della presentazione dei risultati degli studi di analisi comparativa sui siti idonei ad ospitare gli impianti di discarica e termovalorizzazione svolti da Trm (la Società Trattamento Rifiuti Metropolitani che ha il compito di realizzare l’inceneritore per smaltire i rifiuti dell’area sud est della provincia di Torino) sulla base degli approfondimenti tecnici effettuati da Politecnico e Università degli studi di Torino. Per la Città di Torino, l’area del Gerbido sarebbe la più indicata: “Il sito del Gerbido è avvantaggiato dal punto di vista logistico, essendo vicino ad autostrada e ferrovia e per il recupero energetico” ha spiegato il Vicesindaco della Città di Torino Marco Calgaro “ma presenta l’inconveniente di essere piuttosto eccentrico rispetto all’ambito di pianificazione territoriale”. In pratica l’area del Gerbido è posta vicino ai comuni di Beinasco, Orbassano, Grugliasco, Rivoli, Rivalta, cioè al confine con l’area di pianificazione sud ovest (che comprende Pinerolese, Alta e Bassa Val Susa e i comuni a sud di Torino per un totale di 119 comuni e circa 685mila abitanti), che a sua volta sta lavorando ad individuare una rosa di siti idonei ad ospitare una discarica ed un termovalorizzatore. E proprio per questa vicinanza, non sarebbe da escludere la proposta di modificare sostanzialmente le aree di pianificazione, includendo il comune di Torino nell’area sud ovest e scorporandolo dall’area sud est (che comprende attualmente, Torino, il Chierese, il Chivassese e la prima cintura nord di Torino). Anche il Chierese potrebbe essere accorpato a quest’area. Secondo questa ipotesi, verificata preventivamente sul piano politico con i Comuni e i Consorzi di gestione dei rifiuti dell’area sud ovest, due sarebbero i siti che potrebbero ospitare il termovalorizzatore: il Gerbido e l’area, proposta dai Consorzi del bacino sud ovest, collocata nei pressi della Servizi Industriali. Il sito di Volpiano potrebbe essere mantenuto come opzione per ospitare un futuro più piccolo termocombustore al servizio dei Comuni dell’area nord (Eporediese e Canavese), a meno che non vi siano in quest’area opzioni migliori. “La decisione dovrà essere presa in tempi ravvicinati, perché a gennaio deve essere avviato l’iter progettuale per la costruzione del termovalorizzatore, che prevede sia l’elaborazione di un progetto che la valutazione di impatto ambientale” ha spiegato la Presidente della Provincia Mercedes Bresso. “E possiamo dire che si tratta di una decisione democratica, che vede il coinvolgimento di tutte le parti in causa, dai consorzi alle circoscrizioni”. “Con questo ultimo accordo si trova non solo una soluzione per la Citta di Torino, poiché siamo sicuri che o si va sull’area proposta dai Consorzi sud ovest o si realizzerà al Gerbido, ma si profila una soluzione complessiva per l’intera provincia” commenta il Vicepresidente della Provincia di Torino Giuseppe Gamba. “Una decisione che se confermata in tempo costituirà una delle condizioni, con la raccolta differenziata e gli impianti di preselezione, poste dalla Provincia per autorizzare la prosecuzione dell’uso della discarica di Basse di Stura”.