Targhe alterne, effetto a singhiozzo
Ieri giornata di blocco e polveri in calo. L'esatto contrario di una settimana fa - da La Stampa del 21.01.2005
21 January, 2005
«Le targhe alterne abbattono sensibilmente i livelli di inquinamento atmosferico». «Macché, è dimostrato che non servono a nulla». Discorsi da bar, che si sentono fare ogni anno quando nel periodo invernale scattano le misure anti-smog. La novità è che, dati alla mano, entrambe le posizioni - apparentemente inconciliabili - sembrano avere una buona percentuale di ragionevolezza. Dai campioni d’aria rilevati dall’Arpa nelle ultime settimane, infatti, emergono due elementi interessanti: la riduzione del traffico automobilistico dovuta alle targhe alterne (circa il 14 per cento in meno) influisce positivamente sulla qualità dell’atmosfera; ma un ruolo altrettanto importante nel ripulire l’aria, se non addirittura superiore, lo svolgono vento, pioggia e neve. «La lettura del fenomeno è piuttosto complessa - ammette il direttore del dipartimento Arpa, Enrico Garrou - innanzi tutto non va fatta sul periodo corto, inoltre è indispensabile non trascurare le condizioni meteorologiche». La presenza nell’aria delle micropolveri Pm10 è maggiore in questo periodo dell’anno anche perché nebbie e bassa pressione accentuano la permanenza delle sostanze inquinanti sulle città. E danno vita alla famosa «cappa» di smog, visibile a occhio nudo dalla collina. I dati dell’Arpa sono controversi e sembrano fatti apposta per alimentare nuove polemiche. Dai valori della centralina posta in via della Consolata (stazione media dei rilevamenti) risulta infatti che l’abbassamento del Pm10 non sempre è legato allo stop alle automobili. Giovedì 13 gennaio, data del primo fermo delle auto con targa pari, il livello del Pm10 era più alto del giorno precedente. Ieri è successo il contrario: a fronte di una giornata più o meno simile da un punto di vista meteorologico, il Pm10 ha fatto registrare un decremento rispetta a mercoledì. Sempre in materia di traffico, il Comune ha deciso di rimetter mano agli orari dei divieti di circolazione in via Rossini e via Pietro Micca, che nei mesi scorsi hanno provocato una valanga di multe e accorate proteste da parte degli automobilisti e dei movimenti consumatori. A partire da oggi le due strade (controllate da telecamere e adibite alla circolazione dei mezzi pubblici) saranno proibite al traffico privato tutti i giorni, festivi compresi, dalle 7 alle 21. Di notte, dalle 21 alle 7, potranno invece circolare senza timori anche i privati cittadini. In questo modo le telecamere di via Rossini e Pietro Micca si uniformano all’orario degli altri due apparecchi video in funzione dalle 7 alle 21 in via XX Settembre angolo via Gramsci e in via Milano angolo piazza della Repubblica. La modifica dell’orario è uno dei primi risultati dell’incontro di ieri pomeriggio fra le associazioni dei consumatori e l’assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero. Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno sottoposto all’assessore anche il problema dei «plurimultati», cioè delle migliaia di automobilisti torinesi colpiti da sanzioni a raffica, anche dieci in un giorno, tutte riguardanti la stessa infrazione. «Crediamo - hanno spiegato - che in molti casi ci sia stata buona fede e che la trasgressione sia frutto della confusione che regna intorno alla Ztl e alla zona videosorvegliata». La soluzione prospettata alla Sestero è di ridurre la sanzione multipla «per incolpevole ignoranza», facendo pagare per esempio quattro multe ogni dieci.