\"Le domeniche a piedi non sono una punizione\"
Hutter chiede l´introduzione del provvedimento. "A Milano li accettano tranquillamente e sono utili come misura aggiuntiva"
28 January, 2005
GUIDO ANDRUETTO -------------------------------------------------------------------------------- La cosa che più infastidisce Paolo Hutter, un passato da consigliere comunale a Milano e da assessore all´ambiente a Torino, è che nel capoluogo lombardo si continuino a fare i blocchi domenicali, mentre sotto la Mole si sia persa del tutto l´abitudine. «Mi sembra incredibile ? sbotta ? le domeniche a piedi contribuiscono in maniera determinante alla riduzione del tasso di inquinamento. E soprattutto, nell´immaginario collettivo, sono ormai diventate un provvedimento friendly, amichevole, che infatti riscuote ovunque apprezzamenti e simpatia da parte dei cittadini». Per chiederne la ripresa, ha anche lanciato un appello al sindaco Chiamparino, è così? «Confermo, si tratta di un´iniziativa di pressione affinché l´amministrazione decida di reintrodurre il blocco del traffico domenicale. E´ un appello sottoscritto da tanti torinesi illustri: crediamo che per la tutela della salute dei cittadini e della qualità dell´aria si debba fare ancora di più». Quindi, secondo lei, la domenica a piedi non escluderebbe le targhe alterne, e viceversa... «Assolutamente no, basta volerlo. Intanto, sgombriamo il campo da ogni equivoco: quando chiediamo una ripresa delle domeniche a piedi pensiamo ad un provvedimento in aggiunta, che rafforzi quelli già in atto durante la settimana. L´ipotesi di cui ho sentito parlare, ossia eliminare un giorno di targhe alterne, sostituendolo con la domenica di stop al traffico, mi pare fuorviante e insensata. La domenica ecologica, sull´intero territorio cittadino, va dunque considerata come una misura autonoma e aggiuntiva, non certo come un intervento sostitutivo». E´ proprio convinto che la gente sia d´accordo? «Guardi, ho fatto per conto mio un sondaggio informale, anche abbastanza ampio e articolato. Le persone concordano quasi tutte sull´utilità e l´opportunità del blocco domenicale a Torino. A questo punto, l´unica cosa bisognerebbe che l´amministrazione ne facesse uno suo ufficiale, interpellando direttamente i cittadini». Il sindaco pone però un problema ragionevole, quello della mobilità legata ai test events. Quale è il suo parere a riguardo? «Che non si possono mettere gli interessi \"olimpici\" sopra quelli dei cittadini, visto che la nostra salute è minacciata quotidianamente dall´aria che respiriamo. Non è demagogia, è crudo realismo».