La Regione Piemonte viola l´accordo di Kyoto sulla riduzione dei gas inquinanti. È quanto sostiene il gruppo regionale dei Verdi che ieri ha tenuto sull´argomento una conferenza stampa. Il gruppo ha annunciato anche la presentazione di un ordine del giorno in Consiglio regionale, uno degli ultimi provvedimenti che dovrebbe prendere l´aula di Palazzo Lascaris prima della chiusura dei lavori. «I dati in nostro possesso - dice il consigliere regionale Enrico Moriconi - dimostrano che, contrariamente a quanto richiesto dal protocollo, la Regione Piemonte ha aumentato e non diminuito l´emissione di gas inquinanti». I risultati delle analisi sono stati allegati all´ordine del giorno. L´anno di riferimento delle valutazioni è il 1990 quando in Piemonte si emettevano oltre 43 tonnellate di Co2. In base all´accordo di Kyoto, questa quantità avrebbe dovuto ridursi del 6,5 per cento. «Anche la Regione - ricorda Moriconi - aveva sottoscritto nel 2001, insieme alle altre regioni italiane, un solenne impegno a ridurre i gas serra». Ma i dati dicono che nel periodo 1990-2001 la Co2 emessa in Piemonte è salita del 7 per cento e che oggi, stando alle simulazioni prodotte dai Verdi, dovrebbe essere vicina alle 48 tonnellate, superando del 10 per cento la soglia del 1990. I Verdi chiedono che il Consiglio regionale, «nella prima seduta successiva alla pausa elettorale, ponga come primo argomento all´ordine del giorno quello della riduzione delle emissioni attraverso un eccezionale e prioritario impegno di tipo culturale e finanziario». L´ordine del giorno dovrebbe essere discusso oggi pomeriggio nell´ultima seduta dell´assemblea di palazzo Lascaris prima della fine della legislatura regionale. «Abbiamo preparato un testo di indirizzo - spiega Moriconi - per consentire ai gruppi di tutti gli schieramenti, di riconoscersi nel provvedimento ed approvarlo». (p.g.)