Referendum flop, vota solo il 27 per cento
Ma quasi ventimila trentini dicono no all'inceneritore
01 December, 2003
TRENTO. Il referendum consultivo sull\'inceneritore è stato un flop. Ha votato solo il 26,73 per cento dei trentini: 23.733 elettori su 88.776. Il quorum del 50 per cento non è stato raggiunto, e la consultazione è da dichiararsi nulla. La stragrande maggioranza (81,37%) ha votato contro la costruzione di un termovalorizzatore a Ischia Podetti, ma, nonostante questa chiara indicazione, il dato rappresenta una sconfitta per il comitato referendario e una vittoria per Dellai, che potrà realizzare la sua idea. C\'è un elemento che colpisce più di tutti. Il referendum - il quesito era: siete favorevoli alla costruzione di un impianto a Ischia Podetti, sì o no? - non ha fatto breccia nemmeno a Gardolo, il quartiere simbolo della lotta all\'impianto. Nelle dieci sezioni del sobborgo si è recato alle urne il 39,42 per cento. Di più: il quorum non è stato raggiunto né a Roncafort (46,82%) - cuore dei comitati civici più battaglieri - né alla Vela (40,84%), l\'abitato più vicino a Ischia Podetti. Ieri sera, giunto in Comune per assistere alle proiezioni del maxischermo, lo stesso presidente della Circoscrizione di Gardolo, il margheritino Claudio Barbacovi - che pure ha votato sì - esprimeva la sua grande meraviglia per i risultati. «Se nemmeno qui si è raggiunta la soglia del cinquanta per cento, allora vuol dire che l\'inceneritore non è avvertito come un problema...». Gardolo è il sobborgo dove l\'affluenza è stata la più alta. Seguono Meano (36,12%), Sardagna (34,24), Ravina-Romagnano (26,86), Oltrefersina (26,22), Bondone (26,21), Argentario (25,96), Centro-Piedicastello (25,21), Mattarello (24,63), Villazzano (23,34) e S. Giuseppe-S. Chiara (21,92). Fanalino di coda Povo - il regno di Silvano Grisenti, il supersponsor dell\'impianto - dove solo il 21,32 per cento ha deciso di recarsi alle urne. Rispetto al voto del referendum sull\'aeroporto c\'è stata una diminuzione di ben dodici punti, nell\'aprile 2000 ben il 39% aveva deciso di dire la sua sull\'ampliamento del Caproni. Si pensava che l\'inceneritore - anche alla luce dell\'intenso dibattito di questi due anni - facesse più presa sull\'opinione pubblica, invece l\'urna ha smentito seccamente questa previsione. La circoscrizione dove l\'adesione alle ragioni del no è stata maggiore è Gardolo: qui il 90,84 per cento dei votanti ha detto no all\'impianto. Segue Meano, con l\'89,65 per cento. Il quartiere dove invece i no hanno avuto meno voti è stato Mattarello, con il 72,55. Complessivamente 19.116 trentini hanno detto no all\'inceneritore. Musi lunghi nelle file dei referendari. Il presidente del comitato, Tullio Buffa, alle 20 si è ritrovato in Comune insieme ad un pugno di compagni di cordata: Luigi Merler (Forza Italia), Raoul Pontalti (An), Rinaldo Conotter del comitato civico di Roncafort. In tutto una decina di persone stazionava davanti al maxischermo. Un dato più eloquente di tanti commenti. La sconfitta si era profilata sin dalla mattinata. Alle 11 l\'affluenza segnava un preoccupante 4,9 per cento, alle 17 un 16,9: a quel punto era chiaro che la partita sarebbe stata persa. «Arriveremo al 25 per cento» vaticinava amaro Giorgio Rigo, presidente di Italia Nostra. «E\'successo ciò che temevamo» aggiungeva deluso Buffa alle 18,30, reduce da fitti conciliaboli telefonici con Banal, Merler, Taverna, Urbani. «Sono stato in città nel pomeriggio. Era gonfia di passanti. Tutta gente che non è andata a votare. Segno che ha la pancia piena». La sconfitta si spiega anche col fatto che i due maggiori partiti del Trentino, Margherita e Ds, avevano sostanzialmente dichiarato inutile il referendum, invitando a votare sì. Idem i Verdi. Ora il presidente della Provincia Dellai metterà in pratica il suo progetto: un inceneritore da 140-170 mila tonnellate, integrato da un sistema di pretrattamento di bioessiccazione, da realizzare entro il gennaio 2007 a Ischia Podetti. A giorni la delibera che recepisce le indicazioni della Via. Il dato di ieri sera segna il suo ineluttabile via libera.