La legna inquina? Ordinanza a Pesaro
Protesta la Coldiretti che vuole le biomasse
21 February, 2005
CRONACHE Decisa deroga per pizzerie. Protesta della Coldiretti Pesaro: il comune proibisce caminetti e falò Singolare iniziativa della giunta: per non far aumentare l'inquinamento proibito accendere fiamme in casa e fuori PESARO - Un divieto che ha il sapore dell'assurdo. Ha suscitato non poche proteste a Pesaro la decisione della giunta comunale di vietare l'accensione dei caminetti domestici alimentati con legna da ardere, decisione contenuta in un pacchetto di misure per contrastare l'inquinamento atmosferico. PIANO DELLA QUALLITA' DELL'ARIA - Il Comune di Pesaro ha varato il Piano di azione per la qualità dell'aria, a novembre, contenente una strategia di attacco allo smog ed alle polveri sottili con azioni strutturali, con effetti permanenti e misurabili. Oltre alle domeniche senza auto - dopo una positiva esperienza lo scorso anno saranno ripetute a marzo - limitazioni alla circolazione nelle zone «bollino blu» e un monitoraggio a tappeto degli impianti di riscaldamento, visto che i valori dell'inquinamento non sono migliorati di molto, ha lanciato un altro pacchetto di iniziative, tra cui il divieto di accendere i camini e quello di procedere a falò nelle zone agricole. Il primo è stato mitigato da una deroga per le pizzerie e i ristoranti dotati di forno a legna. LA PROTESTA DELLA COLDIRETTI - Ma sul provvedimento sono cadute le proteste della Coldiretti, che ricorda in una nota che «l'utilizzo della legna e delle biomasse in generale rappresenta una soluzione all'inquinamento, non un problema», il cui utilizzo viene propugnato anche dal protocollo di Kyoto. Pochi giorni fa, in chiusura di legislatura, il consiglio regionale delle Marche ha approvato il piano energetico ambientale che, fra l'altro, «punta a incentivare l'uso delle fonti di energia rinnovabili e delle biomasse». E i ceppi bruciati nei camini delle abitazioni sono poco rilevani ai fini dell'inquinamento atmosferico, sottolinea Coldiretti. «Per l'ossido di carbonio, il 90% deriva dai trasporti, mentre appena l'1% viene dalla legna, la quale produce ancor meno (0,2%) ossidi di azoto e idrocarburi (0,4%). L'incidenza della legna da ardere nelle emissioni di ossidi di zolfo, poi, è assolutamente trascurabile. Per i particolati, ovvero le particelle di smog, siamo invece allo 0,2%». Piuttosto per affrontare il problema dello smog in città occorrerebbe prendere altre iniziative, secondo l'organizzazione agricola, come «l'ulteriore sviluppo all'uso di biocarburanti in grado di abbattere le emissioni inquinanti, secondo un orientamento sostenuto dall'UE; promuovere la realizzazione di unità fotovoltaiche nelle campagne; usare le biomasse, dalla legna alle colture energetiche, per gli impianti di riscaldamento». 21 febbraio 2005