«Torino più pulita o vi caccio»
L’aut aut del vicesindaco ai vertici dell’Amiat - da La Stampa del 17.03.2005
17 March, 2005
Alessandro Mondo Un nuovo piano entro maggio per migliorare la pulizia della città, con l’impegno a produrre «risultati sensibili» tra maggio e settembre: il mese della verità. A quei risultati è legata non solo una quota del finanziamento concordato tra Comune e Amiat nel contratto di servizio per il 2005, ma la stessa «pagella» dei vertici aziendali. Il senso è quello di un vero e proprio aut-aut, reso pubblico ieri dal vicesindaco Marco Calgaro al termine dell’incontro organizzato all’Unione Industriale sulla «Torino pulita»: un’ora di confronto serrato e a tratti vivace con il pubblico su un tema che sta a cuore alla cittadinanza, tanto da compromettere il tradizionale «aplomb» di quella platea; quanto è bastato per convincere il vicesindaco, accompagnato dall’amministratore delegato di Amiat Ivan Strozzi, che in materia prevale l’insoddisfazione. Il primo ad ammetterlo è stato proprio Calgaro: bene i risultati sul fronte della raccolta differenziata, ha esordito, mentre «sulla pulizia delle strade e dei parchi abbiamo fatto ancora troppo poco». Da qui la promessa di un maggiore impegno prima, durante e dopo le Olimpiadi. «Non si tratta di lustrare Torino soltanto nei venti giorni dei Giochi - ha spiegato il vicesindaco -: bisogna impostare una strategia di lungo periodo». In quest’ottica va interpretata la campagna di sensibilizzazione che il Comune lancerà nei prossimi mesi e la richiesta ad Amiat di un piano per archiviare il problema. Calgaro non ha usato giri di parole: «L’anno scorso avevamo affidato all’azienda il compito di incrementare la raccolta differenziata, ottenendo buoni risultati. L’obiettivo del 2005 punta a garantire una maggiore pulizia della città, con ricadute tangibili fra maggio e settembre. Anche per questo abbiamo deciso di posticipare a quella data il lancio della campagna informativa rivolta alla cittadinanza: farla adesso non sarebbe corretto». Altrettanto netto il giudizio sui controlli della Polizia municipale: «Bisogna sensibilizzare la gente ma anche colpire i trasgressori. Inutile prevedere sanzioni se poi non vengono applicate». L’azienda si è già messa al lavoro. «Stiamo riprogettando ilservizio nelle dieci circoscrizioni - conferma Claudio Sola, il direttore generale - con un mix di spazzamento manuale e meccanizzato». Il problema numero uno chiama in causa ancora una volta gli organici. «Basta pensare che nella vicina Lione, città decisamente più piccola, ci sono 700 netturbini - spiega Sola -. Per garantire un livello di pulizia accettabile a Torino ne servono un centinaio in aggiunta ai 400 sul campo: parte sono già stati assunti, gli altri arriveranno a maggio». Non solo: da ottobre, in vista delle Olimpiadi, Amiat arruolerà altri 300 netturbini con contratto a tempo determinato. «Bisogna anche tener conto del momento particolare vissuto dalla città in termini di cantieri e di siccità - replicano dall’azienda -. Soprattutto, è fondamentale la collaborazione dei cittadini». La stessa che Strozzi ha auspicato durante l’incontro all’Unione Industriale, salvo guadagnarsi le proteste del pubblico quando ha ricordato che a Torino la Tarsu è inferiore rispetto a città come Milano, Genova, Bologna e Palermo. Ma ormai sulla pulizia delle strade il Comune non è più disposto a transigere: il momento della verità è fissato a settembre; anche le risorse previste dal nuovo contratto di servizio stipulato con Amiat (130 milioni di euro rispetto ai 116 del 2004) sono subordinate ai miglioramenti ottenuti. «Di questi 130 milioni - spiega Calgaro -, 125 arriveranno subito; gli altri cinque saranno stanziati a settembre, dopo aver valutato i traguardi raggiunti. Sulla base di quei risultati verrà giudicato anche l’operato del managment aziendale. Non dubito che Amiat, come per la raccolta differenziata, centrerà l’obiettivo».