«Rinviare la scelta sarebbe una follia»
CHIAMPARINO: L’EMERGENZA È SEMPRE PIÙ VICINA
14 April, 2005
«Un rinvio della scelta? Sarebbe semplicemente folle. Siamo fuori tempo massimo. La città di Torino ha fatto tutte le azioni necessarie, dall’individuazione del sito all’aumento della raccolta differenziata fino alla prossima approvazione dello Statuto di Trm, per mettere la Provincia in grado di fare le sue scelte. Siamo disponibili a discutere di tutto ma non vogliamo che si acccampino pretesti per ritardare i tempi decisionali. Torino non ci potrebbe stare». Il sindaco Sergio Chiamparino respinge al mittente le richieste di sospensione dell’iter di approvazione del piano provinciale dei rifiuti e punta decisamente «ad un’accelerazioni delle procedure perché più tempo si passa senza decidere, più tempo ci vuole per costruire l’inceneritore più c’è il rischio di subire fra quattro anni l’emergenza rifiuti. Non credo che i torinesi che hanno votato in massa per il centrosinistra comprenderebbero queste scelte».
Il vice, Marco Calgaro, che sta gestendo tutta la partita rifiuti, spiega: «Abbiamo messo a punto un piano che colloca Torino al primo posto tra le grandi città italiane per quanto riguarda la raccolta differenziata. L’anno prossimo supereremo il 40 per cento». Poi aggiunge: «Martedì approveremo in Giunta le modifiche dello statuto di Trm che permetteranno di venire incontro alle richieste degli altri comuni. Il 2 o il 10 maggio il Consiglio comunale dovrebbe dare il via libero definitivo. Senza dimenticare che la città ha messo a disposizione un pezzo del suo territorio». Conclude: «Siamo pronti a discutere con i comuni limitrofi le modalità di compensazione. Insomma, abbiamo compiuto tutti gli atti per mettere la provincia in condizione di decidere».
Ecco perché Chiamparino «non si spiega le ragioni di queste polemiche visto che grazie alle scelte della giunta Bresso e dopo anni di studi siamo arrivati alla stretta finale. Gli abitanti di barriera di Milano e di tutta la zona Nord si attendono la chiusura della discarica di Basse di Stura per il 2009. E’ una richiesta sacrosanta. Del resto non vogliamo trovarci nelle condizioni di affrontare un’emergenza rifiuti o di tirare fuori molte risorse per esportare i nostri rifiuti. Faremo ogni cosa per impedire che questa scelta venga rinviata».